
di Roberta Galeotti e Giovanni Baiocchetti
Il problema salmonella nelle acque aquilane, al momento, permane. Il Comune capoluogo, lo scorso 4 luglio, in seguito ai nuovi controlli di ASL, ARTA, Regione Abruzzo e Provincia dell’Aquila, ha parzialmente revocato il divieto di captazione, relegando quest’ultimo ad alcuni corsi d’acqua. Il divieto totaledi captazione dei corsi d’acqua per qualunque uso permane invece nei territori comunali di San Demetrio ne’ Vestini e Villa Sant’Angelo, in attesa di ulteriori controlli.
Sembra però che ci sia pur sempre chi se ne infischia delle ordinanze e dei divieti. In tarda serata e al mattino presto dei giorni scorsi, infatti, alcune persone sono state viste mentre pescavano regolarmente dall’Aterno nel tratto che va da Stiffe a Villa Sant’Angelo. I passanti hanno informato i pescatori del divieto e dei rischi ma senza alcun esito; gli uomini, per lo più stranieri, hanno continuato imperterriti a pescare.
Fonti ufficiose, quindi non confermate, rivelano diversi casi di salmonella a San Demetrio negli ultimi giorni.
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Intanto l’Arta è tornata a fare dei nuovi prelievi di acqua, con l’auspicio che i risultati possano magicamente cambiare.
Gli agricoltori, che hanno pagato la tassa di irrigazione e che vedono affidata la coltura alle abbondanti piogge, di questa strana stagione, auspicano una soluzione definitiva.
Infine, il ristorante Chicchirichì di Stiffe ha ricevuto la lettera del comune di San Demetrio che vieta la somministrazione delle famose trote di allevamento irrigate con l’acqua del torrente Stiffe che arriva dalla piana delle Rocche.
Un disastro per Emidio e sua moglie che gestiscono la loro attività da oltre 30 anni e che puntano tutto sulle loro trote d’allevamento e, per fortuna, sui tartufi di Fagnano.
Gli avventori devono ripiegare sulle pappardelle ammassate dalla signora Gianna con un’abbondante spolverata di tartufo nero.