
Prestare attenzione ai classici luoghi di “lavoro” dei borseggiatori (atrii, biglietterie, piattaforme arrivo treni); tenere gli occhi aperti mentre si opera ai [i]self service[/i]; fare attenzione alle richieste di denaro da parte di estranei; tenere sempre d’occhio il bagaglio, anche sul treno; prestare attenzione agli oggetti di valore; non acquistare servizi da persone prive di licenze e generi alimentari da venditori abusivi. Sono alcuni dei consigli della campagna “Stai attento! Fai la differenza”, lanciata da Fs Italiane, in collaborazione con la Polizia Ferroviaria, che punta a mantenere alti gli standard di sicurezza a tutela del viaggiatore.
Depliant dalla grafica immediata e di facile comprensione e una specifica cartellonistica nelle principali stazioni ferroviarie italiane e a bordo treno informeranno i viaggiatori fornendo loro preziosi consigli su come prevenire sgradevoli episodi in partenza e in arrivo.
Obiettivo della campagna informativa – si spiega in una nota – è riconoscere e quindi evitare gli stratagemmi più frequenti utilizzati dai malintenzionati (ladri di bagagli, venditori abusivi, truffatori e borseggiatori) nei momenti in cui maggiore è la disattenzione del viaggiatore o quando stazioni e treni sono più affollati. L’adozione dei comportamenti preventivi riportati nel materiale informativo aiuterà ad evitare di diventare vittime di furti e truffe.
«L’iniziativa – spiega Franco Fiumara, direttore centrale Protezione aziendale gruppo Fs Italiane – è un aiuto che vogliamo dare ai nostri clienti per far sì che possano viaggiare sempre sicuri, fornendo più informazioni sui comportamenti tipici dei malintenzionati». «Con questa campagna – aggiunge Claudio Caroselli, direttore del Servizio Polizia Ferroviaria – abbiamo cercato di mettere in guardia i viaggiatori, specialmente stranieri, i quali spesso ripongono la loro fiducia su soggetti pronti ad approfittarne, che si improvvisano di volta in volta facchini, addetti alle biglietterie o informatori turistici e finiscono per truffarli o derubarli».