Eroina ‘calata’ dalla finestra, 38enne in carcere

1 agosto 2014 | 13:48
Share0
Eroina ‘calata’ dalla finestra, 38enne in carcere

Ai domiciliari per reati legati alla droga, continuava a spacciare attraverso un cestello con cui, dalla finestra, si faceva consegnare i soldi dagli acquirenti, che riforniva di droga con lo stesso sistema. Giuseppe D’Eramo, 38 anni, è finito in carcere; la sua convivente, Raffaella Di Palma, 35 anni, incensurata, ai domiciliari.

I particolari dell’operazione sono stati illustrati, nel corso di una conferenza stampa, dal dirigente della Sezione narcotici della Squadra mobile dell’Aquila, Nazzareno Buccella, dal vice responsabile della Squadra mobile, Sabatino Romano e dal dirigente Nicola Zupo, portavoce della Questura.

E’ un’indagine nata dalla nuova geografia dello spaccio di droga all’Aquila quella della sezione Antidroga della squadra Mobile della questura del capoluogo che ha portato all’arresto della coppia.

La loro abitazione è sulla strada statale 17, nelle vicinanze del casello autostradale L’Aquila Ovest, un punto strategico per lo spaccio, in particolare di eroina proveniente da Castel Volturno: una quindicina di dosi al giorno a 20 euro l’una.

Il traffico è stato scoperto grazie alla cura della polizia a stilare periodicamente una nuova mappatura dei luoghi di smercio, visto che, dopo il terremoto del 6 aprile 2009, non c’è più solo il centro storico ma nascono e muoiono continuamente nuovi punti di smercio, dalle new town, alle zone commerciali.

«Il territorio è disgregato, aprono varie centrali dello spaccio e in quella zona aumentano immediatamente furti e reati predatori – ha fatto notare Nicola Zupo, portavoce della questura, incontrando i cronisti – Quella zona ora resterà più tranquilla. Gli arresti di oggi, tra l’altro, sono da ricollegare a quello avvenuto qualche giorno fa di Alessandro Ciocca».

Secondo quanto scoperto dagli agenti della Narcotici, gli acquirenti prenotavano la loro dose al telefono, andavano sul posto, scendeva un secchio, venivano lasciati i soldi, e, a seconda della quantità, tornava giù la dose. «Un’operazione che può apparire semplice ma non lo è affatto», ha sottolineato Sabatino Romano, vice responsabile della Mobile.

È stato difficile monitorare e provare lo spaccio con appostamenti perché la casa confinava con una campagna e un’auto civetta sarebbe stata scoperta. Ecco perché alla fine è stata installata una telecamera fissa.

Il responsabile della sezione Antidroga, Nazzareno Buccella, ha evidenziato che «è in corso un aumento del consumo di droga e con la crisi non solo i tossicodipendenti ma anche i giovanissimi consumano eroina, visto il prezzo di 20 euro, fumata e sniffata, a volte anche tagliata con la cocaina».