Discarica Bussi, Galletti: «Nessun progetto riperimetrazione»

6 agosto 2014 | 17:22
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Discarica Bussi, Galletti: «Nessun progetto riperimetrazione»

«Allo stato attuale non sussiste alcun progetto per la riperimetrazione del sito di Bussi, né è stata presentata alcuna proposta in merito da parte della Regione o degli enti locali che, ai sensi della vigente disciplina, sono titolari del relativo potere di iniziativa». Lo ha detto il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti, rispondendo al question time ad una interrogazione sulla megadiscarica dei veleni Bussi sul Tirino, in Abruzzo.

Sulla discarica è in corso un procedimento amministrativo in cui Edison ha proposto appello al Consiglio di Stato (prossima udienza il 13 gennaio 2015) contro la sentenza del Tar di Pescara che ha dichiarato in parte inammissibile il ricorso di Edison contro una diffida del ministero dell’Ambiente a rimuovere tutti i rifiuti, a ripristinare integralmente lo stato dei luoghi e a procedere alla bonifica.

Solvay, ha ricordato il ministro, nel maggio scorso ha presentato «uno studio di fattibilità del progetto che prevede l’integrale bonifica di circa 1,4 ettari di superficie da rendere disponibili per la reindustrializzazione; per le restanti aree, corrispondenti a circa 4 ettari, Solvay ha previsto le misure di prevenzione che consistono nella realizzazione di un capping».

Lo studio, ha spiegato Galletti, «è stato esaminato l’11 giugno scorso dal ministero dell’Ambiente, il commissario delegato e gli enti locali, in una riunione tecnica proseguita il 28 luglio in cui si è convenuto che il commissario delegato integrerà il progetto presentato dalla Solvay con un altro progetto complementare finalizzato alla rimozione dei rifiuti delle restanti aree, in modo da conseguire il completo ripristino dei 5,5 ettari delle aree a monte dello stabilimento di Bussi».

Queste attività, ha proseguito Galletti, sono svolte come misura preliminare e in sostituzione di Edison che, in caso di esito sfavorevole del giudizio pendente innanzi al Consiglio di Stato, sarà tenuta a completare l’integrale ripristino dello stato dei luoghi e a restituire le somme impiegate dal commissario per le aree a nord dello stabilimento e a rimuovere integralmente la discarica Tre Monti.