
Sono stati premiati domenica sera, durante la XIV Giostra d’Europa, i vincitori del concorso “Balcone fiorito di Ovidio”, organizzato dall’associazione Fabbricacultura in collaborazione con la Camera di Commercio dell’Aquila e la Dmc Cuore dell’Appennino.
{{*ExtraImg_212183_ArtImgRight_300x200_}}Primo classificato è stato il balcone allestito da Luigino Dall’Ara, residente in via Barbato. Il secondo posto la giuria l’ha attribuito al balcone di Antonella Di Cristofaro, titolare di un bed and breakfast in via degli Archibugi. Infine, la giuria ha classificato al terzo posto il balcone di Antonietta Celidonio, in piazza Maggiore. Al balcone vincitore del concorso sono andati trecento euro. Duecento euro sono stati attribuiti al secondo piazzato e cento euro al terzo classificato.
{{*ExtraImg_212184_ArtImgRight_300x226_}}Trentadue, in tutto, sono stati i residenti nel centro storico di Sulmona che hanno partecipato al concorso indetto da Fabbricacultura, approfittando del momento di maggiore afflusso di turisti in città, per la Giostra cavalleresca, in modo da rendere più vivo e colorato il centro storico, abbellito dalle composizioni floreali esposte sia sui balconi che si affacciano lungo corso Ovidio che su quelli su altre strade e piazze della città antica. La varietà delle composizioni di fiori apparse sui balconi ha suscitato grande apprezzamento e curiosità di cittadini e turisti.
{{*ExtraImg_212185_ArtImgRight_300x192_}}«Vogliamo invogliare i cittadini che abitano nel centro storico ad abbellire i loro balconi – afferma Anna Berghella, presidente di Fabbricacultura – Per il prossimo anno coinvolgeremo nel progetto anche i fiorai, gli imprenditori e chiunque vorrà partecipare adottando un balcone all’interno delle antiche mura». Quest’anno un primo esperimento di “adozione” quello proposto con successo dal gruppo Pingue, che ha addobbato il balcone di palazzo di Giovanni dalle Palle veneziano che si affaccia su piazza XX Settembre, dove il protagonista era l’aglio rosso di Sulmona insieme ai fiori di girasole.