Marsica: «Si rischia disastro economico»

7 agosto 2014 | 11:40
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Marsica: «Si rischia disastro economico»

di Gioia Chiostri

Non c’è scampo alla crisi. A meno che gli intenti generali e le forze collettive non accettino di collaborare all’unisono per lo scopo della ripresa economica, focalizzando l’attenzione sulla zona che annaspa con più dramma. E’ di oggi l’appello al vetriolo del presidente di Confartigianato Imprese Avezzano, nonché vicario regionale, Lorenzo Angelone, rivolto ai vertici della Regione Abruzzo.

«Le attività produttive marsicane, oramai ridotte sempre di più alla sopravvivenza precaria, continuano con grandi sacrifici a portare avanti la loro attività, come tutti gli italiani e le famiglie del nostro Paese. La Marsica, negli ultimi anni, purtroppo, ha avuto a che fare sempre più spesso con chiusure di fabbriche, tagli alla sanità e mancanza di investimenti per le infrastrutture. Una situazione che tocca quasi l’irreparabile», spiega Angelone a IlCapoluogo.it a seguito degli ultimi ‘stravolgimenti’ operati ai fini di una gestione dei fondi europei «che fa acqua da tutte le parti».

Marsica ridotta all’osso a livello di progettualità e capacità di innovazione. «Un disastroso terremoto economico annunciato più volte – continua Angelone – e determinato non solo dalla sempre più forte recessione nazionale, ma anche, a mio avviso, dalle scelte del Governo regionale, prima con la riforma dei confidi, che ha praticamente ingessato il credito alle imprese, e poi con una programmazione economica, scelta dalla Regione stessa, che nei prossimi anni contribuirà, purtroppo, al vero disastro economico del nostro territorio». Il grido d’allarme è palese.

A monte dell’annunciato «terremoto», l’esclusione della zona marsicana dalla programmazione economica 2014-2020. «Nessuna impresa investirà e farà innovazione se non ci saranno incentivi sul nostro territorio. Chi vorrà fare un nuovo insediamento produttivo sicuramente sceglierà, e come dargli torto, un’altra area che rientrerà invece negli incentivi. Il ragionamento di base è tanto limpido quanto costrittivo». Nessuno, a detta di Angelone, porterà PIL nella Marsica poiché, semplicemente, non converrà all’imprenditore di turno.

Da questi spunti prende corpo l’appello finale del presidente di Confartigianato: «Chiediamo al governo regionale, presidente e tutti i consiglieri di maggioranza e opposizione, cosa si ha in mente di fare per arginare un così palese disastro economico, annunciato, ripeto, più di una volta e privo di ammortizzatori e progettualità. Noi che, in qualità di associazioni di categoria, viviamo il territorio, ci confrontiamo con la realtà quotidiana ogni giorno e ascoltiamo, purtroppo e sempre di più, imprese e famiglie determinate a mollare tutto e a iniziare a fare lo sciopero fiscale».

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