Una ‘Perdonanza’ tutta Pizzolana

10 agosto 2014 | 09:54
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Una ‘Perdonanza’ tutta Pizzolana

Il prossimo 14 agosto si festeggerà a Pizzoli il 50esimo anniversario della consacrazione della Chiesa Parrocchiale. Era, infatti, il 14 agosto 1964 quando l’Arcivescovo dell’Aquila Costantino Stella inaugurò la nuova Chiesa dedicata a Santo Stefano, primo martire della cristianità.

Ad annunciarlo è il parroco don Claudio Tracanna che ha fatto recapitare ad ogni famiglia una lettera con il programma dei festeggiamenti che si protrarranno per un anno fino al 14 agosto 2015. Un vero e proprio Anno Giubilare inaugurato dall’Arcivescovo mons. Giuseppe Petrocchi che presiederà la Santa Messa del cinquantesimo il 14 agosto alle ore 18.30 e impartirà a tutti i convenuti la Benedizione Papale.

«La Chiesa parrocchiale – ricorda don Claudio nella sua lettera – riunisce idealmente tutti i pizzolani: quelli emigrati e quelli rimasti nel paese natìo. Tutti, infatti, contribuirono in vario modo all’edificazione della stessa».

Un anniversario che si aggiunge ad un altro importante anniversario quello del 25° della morte di don Fortunato Tosone (+ 11/8/1989), originario di Coppito e per 29 anni parroco di Pizzoli, che volle fortemente la costruzione della Chiesa e del grande complesso parrocchiale.

«Vi invito – scrive ancora don Tracanna – ad unirvi fin d’ora in preghiera per l’allora parroco don Fortunato Tosone che, con grande tenacia, riuscì ad edificare quella che oggi è per tutti il cuore pulsante della comunità cristiana e per quei pizzolani, oggi quasi tutti in Cielo, che vollero condividere con il paese di origine il successo del loro lavoro, soprattutto nel campo dell’edilizia».

Un evento importante, dunque, per la comunità pizzolana a cui ha voluto dare ancor maggiore solennità Papa Francesco concedendo alla parrocchia l’Indulgenza Plenaria per tutto l’Anno Giubilare. Indulgenza che, a partire dal prossimo14 agosto e in tutte le feste liturgiche, potrà essere lucrata non solo dai pizzolani ma da tutti coloro che lo desiderano visitando la Chiesa parrocchiale e adempiendo alle solite condizioni (confessione, comunione, preghiera secondo le intenzioni del Papa).

Insomma una “perdonanza” tutta pizzolana che «sarà un’occasione per tutti – conclude il parroco nella sua lettera – per diventare sempre più una comunità che nasce dalla Parola di Dio, si edifica nei Sacramenti e rende una testimonianza viva in mezzo agli uomini. Un tempo favorevole, cioè, per riscoprirci ‘pietre vive’ e per lasciarci edificare da Cristo come “edificio spirituale».