
di Raffaella De Nicola
Scelgono la strada, luogo eccelso di possibilità, dedalo di esperienze, spazio singolo e sociale, mappatura di una comunità. Suonano e si esibiscono, in queste stanze di nuvole, gli artisti che hanno scelto di legarsi direttamente al pubblico, ai curiosi, come se la loro arte, perché di arte stiamo parlando, potesse anche solo per un secondo deviare il pensiero accelerato da frenesie quotidiane e intrecciarsi con il suono degli spazi interiori, o alleggerirli con momenti ludici e distensivi.
Si nutrono dei flussi dei passanti e inondano, come inonderanno, le vie dell’Aquila giovedì sera 21 agosto con le canzoni nomadi delle steppe mongole, le 120 corde del dulcimer, lo strumento antico sfiorato dall‘archetto, lambiranno gli spazi del quintetto polacco, dalle danze gitane, dei suoni gypsy, mentre l’aria volteggerà intorno ai balli.
L’arpa unirà la tradizione folk ungherese al mondo celtico o il reggae, le influenze che arrivano dalla Galizia si mescoleranno alla musica popolare del nostro meridione contaminato dagli strumenti del sud America, le contorsioniste della mongolia saranno visioni di arti antiche, il klavicello costruito dall’artista suonato anche con bocca e piedi, l’anima jazz che viene da Sydney, i musicisti inglesi che omaggeranno Etta James, “l’esercito di pescatori, pacifici e pacificisti” delle isole di Capo Verde, il folklore andaluso, la rumba.
E’ il festival degli artisti di strada, il Ferrara Buskers Festival, nato nella città emiliana nel 1987 da un progetto di Stefano Bottoni e divenuto la più grande manifestazione al mondo dedicata all’arte di strada e che quest’anno avrà un’anteprima all’ Aquila, vestendosi di solidarietà, con almeno cento artisti. Un format vincente che ha connotato la politica del turismo culturale della città emiliana. Loro lo sanno, gli artisti, che nelle strade si sono ordite le trame della vita sociale delle comunità, se il punto di vista orizzontale verso il vicino sta ritessendo, con il comune spirito dei social street, le maglie di una condivisione allentate, iniziative partite dall’Italia che stanno superando le frontiere nazionali, o la street art che proprio all’Aquila vedrà una rassegna dal 13 settembre al 12 ottobre.
Anzi più che saperlo, gli artisti, lo sentono questo magma della strada che anima la creatività, siano essi clown, musicisti, pittori o artisti circensi. Spazi che qui a L’Aquila diventeranno di nuovo luoghi relazionali, dove le sonorità, le esperienze i ritmi e i balli si misceleranno nel percorso urbano del centro storico, in stanze abitate nuovamente da sogni, nuvole e pensieri.
Assolutamente da non perdere.