
di Gioia Chiostri
Chiedere al tempo di fermarsi un secondo. Di lasciarsi scorrere, come la pioggia d’agosto, fra le mani sapienti, lo scalpellino loquace, il rombo d’un trapano, la vite verace. In questo limbo di pace, una face: la maestria dei vecchi artigiani. A Pescasseroli, nella culla montuosa d’Abruzzo, dove il sole si sveglia in un parco dorato e la luna s’immerge in un timido artigianato riesumato, per due giorni si vivrà oltre la crisi. Vivere oltre la crisi significa nutrirsi nuovamente di sé e del proprio saper fare. Confartigianato Avezzano, preso atto del momento presente – dove l’economia in recesso fa il paio con l’autostima imprenditoriale dimezzata – ha, per così dire, dato fiato alle trombe, allestendo l’edizione prima che guarda lontano. Oltre, per l’appunto.
Il 21 e il 22 agosto, nel Comune montano dell’Alto Sangro, patria natia dell’illustre Benedetto Croce, si svolgerà una manifestazione dedicata al mondo dell’artigianato, della gastronomia e dei prodotti tipici schiettamente locali. Si andrà letteralmente a curiosare – e da qui il nome dell’evento ‘Curiosando’ – per le vie del paese, andando incontro alle varie tipicità che fanno grande e fiera la nostra Regione. L’evento ‘Curiosando’ è promosso da Confartigianato Avezzano e curato da Confartigianato Eventi Abruzzo in collaborazione con l’amministrazione comunale di Pescasseroli, «che si ringrazia per l’ampia disponibilità e gentilezza».
«Non ci basta il confine costrittivo, noi ci diamo un nuovo orizzonte». Il presidente di Confartigianato Avezzano, Lorenzo Angelone, commenta, a poche ore dal taglio del nastro di ‘Curiosando’, la manifestazione enogastronomica, culturale e artigiana. «La crisi è una vedova nera, senza dubbio. Ma l’unione, il sacrificio, il non perdersi mai d’animo e il credere nelle nostre terre è un amore che da solo ci innalza l’umore. Pescasseroli è una cittadina bellissima, roccaforte di bellezze naturali e architettoniche. Terra vergine, cuore del parco nazionale d’Abruzzo, la città è situata in una zona affascinante, quale la conca fra i Monti Marsicani. Questo posto da fiaba è stato scelto per dar valore e forza all’iniziativa di Confartigianato che crede, ogni giorno, nell’estrema volontà dei produttori e artigiani di reinventarsi e reinventare il territorio per il guadagno della Regione tutta». Attrazioni tradizionali e non, come l’artigianato artistico e l’artigianato dell’alimentazione saranno le punte di diamante della fiera. Presenti, ovviamente, anche i prodotti tipici, non solo locali ma regionali. «Tutto nasce – spiega ancora Angelone – per promuovere proprio gli artigiani (figure mai dimenticate ma, semmai, reinterpretate [i]Ndr.[/i]). Questa è l’edizione prima, ma, si spera che essa possa allargarsi sempre di più e abbracciare quante più varietà di artigianato possibili. Dato che in questo momento storico, la crisi continua ad attanagliare senza sosta la macchina artigianale dell’Abruzzo, noi di Confartigianato abbiamo deciso di promuovere una fucina di idee e azioni in modo tale che l’ignaro turista che viene da oltreconfine possa ammirare e gustare maggiormente le tipicità abruzzesi e magari portare una qualche forma di guadagno. E’ una terra bellissima: perché non investirci su?». Gli espositori, 40 in totale, non provengono solo da Pescasseroli, ma discendono da tutto l’Alto Sangro, come dalla cittadina di Opi e da quella di Castel di Sangro.
Dalle ore nove del mattino, sino alle ore 24 di sera, il centro storico del Comune – che patrocina per inciso l’iniziativa – diventerà una sorta di cantiere aperto. Di idee, mestieri, prodotti, raccolti, sensazioni, umori e impressioni. Ma anche fucina di progetti per l’avvenire, come spiega Angelone: «Sarà presente anche qualche curiosità relativa al Collezionismo e qualche accenno di Antiquariato; è previsto tanto pubblico. Vediamo come andrà l’evento, in base alla rispondenza che raccoglieremo, quest’altro anno punteremo ancora più in alto, risvegliando quel timido artigianato che, in Abruzzo, potrebbe fare la differenza e la salvezza dell’economia locale».
Cavallo di battaglia della fiera dei mestieri, l’artigianato puro. Verranno anche dei produttori dalle Puglie e dal Piemonte, sempre con lo scopo di portare a conoscenza delle persone curiose la loro particolarità tutta artigianale. «Si continua a produrre sempre, questo è certo – spiega Angelone – ma in un momento buio come questo sono ancora pochi i segnali di ripresa e di aiuto. Noi, con questa grande fiera del saper fare e dimostrare, ci proviamo. Proviamo a gridare alla gente che l’Artigianato in Abruzzo non è morto, ma sempre vivo, vegeto e presente. Forse solo un po’ ignorato, tutto qua». Gli espositori saranno dislocati per le tre piazzette principali del paese di Pescasseroli. ‘Curiosando’, quindi, non avrà una sede per così dire fissa, ma sarà un evento de-localizzato fra le varie stradine pittoresche. Una sorta di ragnatela del buongusto che, partendo dal centro della città, si ramificherà intorno, fino a toccare gli angoli più inesplorati della piccola città, andandoli a ravvivare con il lume dell’artigianato.
Nell’acquarello delle idee, quella più variopinta e colorata, solitamente, traina le scialbe, quelle senza il guizzo della determinazione. Pescasseroli è tutto questo, grazie alla sapiente maestria di Confartigianato. Un faro verde nel mezzo dello smog della progettualità. Si attende tanta gente per l’edizione 0 di ‘Curiosando’. Oggigiorno s’è persa la sana abitudine di dire ‘io svolgo un mestiere’, sia perché i mestieranti stanno scomparendo per via dell’ipertecnologismo, sia perché il mestiere ha in sé l’arroganza del fare bene e l’autostima del conoscere: qualità indispensabili per sopravvivere all’avanzante denudamento delle autonomie professionali.
[url”Torna alla Home Targato Az”]http://ilcapoluogo.globalist.it/?Loid=154&categoryId=221[/url]