
«Il gruppo Burgo ha annunciato oggi pomeriggio, nel corso di un incontro con le organizzazioni sindacali, la cessazione dell’attività nello stabilimento Cartiere Burgo di Avezzano». A comunicarlo, attraverso una nota, sono i portavoce Cisl L’Aquila. «Alla riunione – si legge nella nota – era presente il responsabile risorse umane del gruppo Burgo Franco Montevecchi, che ha motivato la decisione dell’azienda “con le gravi difficoltà economiche della società, che non consentono di effettuare investimenti sullo stabilimento marsicano che, da gennaio 2014, è stato destinato alla produzione di tipologie di carta naturale”. La fabbrica, che non riaprirà i battenti dopo la chisura estiva per ferie, occupa circa 220 dipendenti».
«Una notizia gravissima quanto inaspettata – hanno commentato Antonio Fiasca (Fistel-Cisl), Sigismondo Sansoni (Slc-Cgil) e Alfredo Moschettini (Uilcom-Uil) – in quanto l’azienda non aveva dato segnali di difficoltà così evidenti. In ballo ci sono più di 200 posti di lavoro, senza considerare l’indotto. Facciamo appello alle istituzioni affinché si attivi subito un tavolo governativo, alla presenza dell’amministratore delegato del gruppo Burgo, per valutare una soluzione alternativa alla chiusura dello stabilimento, che salvaguardi i livelli occupazionali e il futuro dell’azienda».
«Si tratta di una notizia drammatica che colpisce una azienda simbolo di un territorio già duramente colpito, in questo ultimo periodo, da crisi industriali e da centinaia e centinaia di licenziamenti» ha dichiarato a Regione Flash il vice presidente della Regione Abruzzo, Giovanni Lolli, anche nella sua veste di assessore con delega alle Attività produttive e alle crisi industriali. «In questo caso – ha aggiunto Lolli – si tratta di circa 200 lavoratori e vale la pena di ricordare che, grazie a un durissimo accordo sindacale, recentemente l’azienda aveva effettuato un drastico ridimensinamento dei livelli occupazionali, passando da 300 alle attuali 200 unità». Lolli ha anche confermato che «i sindacati hanno unitariamente chiesto un tavolo nazionale per affrontare questa crisi e scongiurare un ennesimo colpo così grave all’economia e alla vita sociale della Marsica e dell’intero Abruzzo». Anche il vice presidente sarà presente a questo incontro e metterà in campo «una serie di proposte possibili per impedire che questa azienda vada via dal nostro territorio».
Intanto il presidente del Consiglio regionale Giuseppe Di Pangrazio ha annunciato che chiederà «un incontro urgente già domani al presidente della giunta regionale Luciano D’Alfonso e all’assessore regionale alle Attività produttive e crisi industriali Giovanni Lolli affinché si attivino per scongiurare la chiusura dello stabilimento Burgo di Avezzano, dopo la comunicazione avvenuta oggi dalla dirigenza della cartiera». «E’ stata una
notizia gravissima – ha aggiunto Di Pangrazio – fatta giungere ai lavoratori senza prima avviare un
tavolo di concertazione con le istituzioni locali e regionali. Al presidente Luciano D’Alfonso e all’assessore
Lolli chiederò di sensibilizzare il Governo nazionale affinché la vertenza della cartiera Burgo possa essere affrontata immediatamente per scongiurare l’ennesimo colpo così grave all’economia abruzzese e al sistema industriale della Marsica».
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