Cronaca

Villa Sant’Angelo piange Santino, l’aquilano doc

«Profondo cordoglio per la scomparsa di Santino Argentini, simbolo della voglia di rinascita dopo il terremoto»: lo esprime il sindaco di Villa Sant’Angelo (L’Aquila), Pierluigi Biondi, paese nel quale Argentini ha operato per anni come ristoratore nel celebre locale “Da Leda e Santino”, morto la scorsa notte all’ospedale dell’Aquila all’età di 72 anni .

«Santino era arrivato a Villa da giovanissimo dal suo paese di nascita – dice Biondi – e dopo anni di sacrifici, insieme alla moglie Leda, aveva messo in piedi uno dei punti di riferimento della gastronomia aquilana, conosciuto anche fuori regione e meta di vari volti noti dello spettacolo».

«Io stesso – ricorda – ho avuto modo di sperimentare la celebrità del posto durante uno dei miei frequenti spostamenti per raccogliere la solidarietà manifestata da tante parti d’Italia in occasione del post-sisma; entrando in un bar di Pantigliate, in provincia di Milano, una donna, nel leggere sulla mia felpa il nome di Villa Sant’Angelo, aveva esclamato: ‘il paese di Santino!’».

«Santino non era soltanto un ottimo ristoratore, ma anche un eccellente anfitrione – aggiunge il primo cittadino – sempre accogliente, con il volto perennemente sorridente e in grado di far sentire a suo agio qualsiasi cliente».

«Con il terremoto del 6 aprile 2009 – prosegue Biondi – purtroppo il suo locale in piazza Grande era divenuto inagibile, nonostante ciò non si era dato per vinto e, con grandi sforzi, era riuscito a rimettere in piedi l’attività a distanza di due anni».

“Fondamentale è stato l’apporto dato da sua moglie Leda, dai figli Guido e Patrizia e dai nipoti Ivan, Nives, Leda, Guido e Letizia che gli sono stati costantemente a fianco, sia nella gestione del locale sia nei momenti più difficili della sua vita: a loro vanno le più sentite condoglianze dei dipendenti e dell’amministrazione comunale tutta di Villa Sant’Angelo», conclude Biondi.