Bandi per alloggi: «Si cambino le carte in tavola»

28 agosto 2014 | 14:37
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Bandi per alloggi: «Si cambino le carte in tavola»

«Dal 2012 le graduatorie per l’assegnazione

di un alloggio per disagio sociale continuano a colmare gli uffici comunali. Arrivano al quinto aggiornamento con oltre 250 domande ancora da istituire in

un contesto di pianta organica che lascia molti punti di riflessione aperti». Questa la riflessione del consigliere straniero del comune di L’Aquila, Gamal Bouchaib in base alla questione ancora in alto mare degli assegni degli alloggi

«Ma ancora

più grave è la struttura dei requisiti per accedere al bando la quale contemplava, nei

tempi iniziali, una situazione di grande emergenza abitativa che oggi non è più

di prima necessità», dichiara così il consigliere.

«Serve una

rivisitazione dei requisiti per l’accesso al bando per disagio sociale che una

cosa ben precisa in materia normativa, dando così la possibilità a chi ha dei veri

bisogni di non rimanere da solo in una giungla di carte, visto che una scrittura privata di sfratto non può rappresentare un indicatore serio. Servirebbe, invece, un decreto

esecutivo di un

Giudice», continua

Gamal.

«E’ nostro compito far capire a tutti e anche a una parte della comunità

straniera che il disagio sociale non significa non lavorare, o non farcela. Questo concetto, in un tempo di crisi cronica, abita nelle case anche di

migliaia di aquilani e di stranieri, ma nel futuro certe scelte possono

essere deleterie per il territorio; io, nei confronti della mia città, faccio la

mia parte ma ora tocca agli altri vedere oltre la politica», conclude il

consigliere.