Legge sismicità: geometri Chieti frenano

29 agosto 2014 | 18:24
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Legge sismicità: geometri Chieti frenano

Il Collegio dei geometri della provincia di Chieti – presidente Rocco Santone, segretario Franco Moroni – ha scritto al presidente della Regione Luciano D’Alfonso per chiedere che venga ulteriormente prorogata la legge regionale 28/2011 che riguarda la prevenzione e la riduzione del rischio sismico nel territorio regionale e prevede il passaggio da un regime di deposito con controllo a campione del 10 per cento dei progetti ad un regime autorizzatorio che prevede controlli del 100 per cento dei progetti per gli interventi che ricadono nelle zone di media e alta sismicità.

Secondo i geometri così com’è la legge, che dovrebbe entrare in vigore il 30 settembre prossimo, è palesemente inapplicabile e frenerebbe di fatto l’intero comparto edilizio regionale: da un attento esame delle legge, secondo i geometri, scaturiscono molte perplessità sulla sua concreta applicabilità e che nascono dalla indubbia mancanza di risorse umane, strumentali ed economiche che, nel corso degli anni, hanno portato la Giunta regionale a rinviare l’entrata in vigore.

Secondo i geometri ci sarà un notevole incremento delle attività a carico degli uffici preposti, che saranno tenuti entro 60 giorni al controllo, alla verifica e all’autorizzazione del 100 per cento delle pratiche presentate a fronte del precedente 10 per cento.

I geometri chiedono, dunque, la rimodulazione della legge ed auspicano un incontro con lo stesso D’Alfonso, la Giunta Regionale, gli uffici competenti e tutti gli ordini e collegi professionali dell’Abruzzo affinché si possa procedere ad approvare modifiche indispensabili per dotare l’Abruzzo di una legge al passo con i tempi e allineata alla normativa di riferimento recentemente semplificata dal Governo.