
di Alessia Lombardo
Anche L’Aquila dello sport ieri ha preso parte al Corteo storico della Bolla della 720^ edizione della Perdonanza Celestiniana.
Colori sociali, stemmi e atleti in divisa hanno animato la parte del corteo strettamente “civile”, strappando fragorosi applausi al pubblico presente, per la verità quest’anno non molto numeroso rispetto ad altre edizioni, fatta eccezione per il pienone del piazzale di Collemaggio.
Orgogliosi di rappresentare la città capoluogo nella propria disciplina vari sportivi, che nell’arco della stagione agonistica portano alto il nome dell’Aquila nel territorio regionale e nazionale, hanno onorato il rito religioso e civile destinato a diventare nel 2015 patrimonio immateriale dell’Unesco.
La più applaudita è stata senza ombra di dubbio la delegazione dell’Aquila Rugby Club, presente con poche unità mentre il resto della squadra era impegnata nell’allenamento con il ritrovato coach Massimo Di Marco, osannata per il ritorno nel massimo campionato d’Eccellenza.
Subito dopo la villa Comunale al passaggio dei rugbisti, con indosso una t-shirt con il nuovo stemma della discordia, un tifosissimo ha agitato orgoglioso una bandiera neroverde.
Presente anche L’Aquila Calcio, pronta ad esordire domani nel campionato di Lega Pro unica, con i due giocatori Sebastian Balsas e Adelio Cerbone vicini dalla madrina del club Ilaria Leonardis. In rappresentanza della società Angelo Piccoli, Massimo Chiodi e Ugo Mastropietro.
Dopo la forte contestazione di mercoledì sera, in occasione della presentazione della squadra 2014-2015, non hanno dato seguito alla protesta gli ultras rossoblù notevolmente infastiditi dai vari ritardi dell’impianto di Acquasanta, con i lavori intrappolati da ricorsi e burocrazia senza fine.
Tra le due principali società sportive della città il Panathlon L’Aquila, rappresentato dai direttivi Senior e Junior in un’ottica di continuità tra passato, presente e futuro.
I panathleti hanno sfilato con il vessillo “Ludis Iungit” (uniti dallo sport ndc), messaggio di pace internazionale in un momento storico di guerra.
Ma L’Aquila dello sport è anche tanto altro. Gran Sasso Rugby, Paganica Rugby, Cpga, Atletica L’Aquila, L’Aquila Basket, Volley, Tennis e danza e altre società hanno sfilato precedendo la bellissima Dama della Bolla e il Giovin Signore.
Quest’anno presente per la prima volta il neonato team Atleticamente Insieme, primo gruppo degli Special Olympics dell’Aquila, formato da atleti con disabilità intellettiva.
Tra il pubblico numerosi judoka in erba, spettatori invece che protagonisti.
Una riflessione. Tra i nostri sportivi in rappresentanza, almeno per gli atleti e i panathleti più romantici, è mancato il messaggio più importante: lo spirito di squadra.
Cioè la squadra unita, tutti compresi, sotto il proprio simbolo. Le delegazioni hanno un sapore individualista. E lo sport, anche nei casi di disciplina individuale non lo è.
Dietro il successo di un singolo atleta, c’è il lavoro di allenatore e collaboratori.
La Perdonanza è il momento più importante dell’anno dove i ragazzi aquilani, ma soprattutto gli atleti forestieri carpiscono il reale senso di appartenenza ai colori e l’affetto dell’Aquila.
Forse un’occasione mancata per caricare maggiormente i nostri portacolori.