Collemaggio: appalto e recupero in 2 anni

1 settembre 2014 | 16:39
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Collemaggio: appalto e recupero in 2 anni

di Alessia Lombardo

A pochi giorni dalla chiusura della 720^ Perdonanza Celestiniana è stato presentato alla città il progetto di recupero della Basilica di Santa Maria di Collemaggio, finanziato dall’Eni.

Si tratta di un piano di restauro e di una parziale ricostruzione di uno dei principali luoghi identitari degli aquilani frutto di una collaborazione istituzionale che affida alla Soprintendenza ai beni architettonici e paesaggistici d’Abruzzo la progettazione, la direzione dei lavori e il coordinamento per la sicurezza.

A garantire invece le attività tecnico scientifiche un gruppo di università (Politecnico di Milano, La Sapienza di Roma e l’Università dell’Aquila) integrato da geologi e ingegneri Eni.

{{*ExtraImg_214803_ArtImgCenter_500x375_}}Dopo il protocollo d’intesa firmato nel 2012 “Ripartire da Collemaggio” sono state realizzate indagini tecniche e ricerche storiche e sono state completate le tre fasi della progettazione (preliminare, definitiva ed esecutiva).

Sono partite le attività per l’assegnazione dell’appalto e il completamento del progetto è previsto entro fine 2016. È in programma una metodologia di restauro minimo, lasciando inalterate dove possibile, le parti originali della Basilica. Sono previsti intervento per la messa in sicurezza e il miglioramento sismico dell’edificio di proprietà del Comune dell’Aquila.

A presentare il progetto di restauro stamattina nella sala consiliare del Comune dell’Aquila, il sindaco Massimo Cialente, affiancato da Salvatore Sardo, chief Downstream & Industrial Operation Officer Eni e un qualificato team di studiosi, professori ed esperti per un’operazione che farà scuola nel territorio italiano.

{{*ExtraImg_214804_ArtImgCenter_500x375_}}Sono intervenuti Giovanni Carbonara, professore La Sapienza, Alessandra Vittorini, Soprintendente ai beni architettonici e paesaggistici per l’Abruzzo, Antonello Garofalo, funzionario soprintendenza ai beni architettonici e paesaggistici per l’Abruzzo, Stefano Della Torre, direttore dipartimento di architettura, ingegneria delle costruzioni e ambiente costruito (Politecnico di Milano), Alberto Franchi, professore di scienza delle costruzioni (Politecnico di Milano), Dante Galeota, professore di ingegneria delle costruzioni (Università degli studi dell’Aquila), Lucia Arbace (Soprintendente per i beni storici, artistici ed etnoantropologici dell’Abruzzo, Marco Trani, professore dipartimento di architettura, ingegneria delle costruzioni e ambiente costruito (Politecnico di Milano), Maurizio Floris, funzionario soprintendenza ai beni architettonici e paesaggistici per l’Abruzzo e Angelo Caridi, program manager Eni.

{{*ExtraImg_214811_ArtImgCenter_500x375_}}Entusiasta per la presentazione del progetto il sindaco, Massimo Cialente, ha annunciato che all’Expo di Milano sarà presente anche il recupero della Basilica di Collemaggio. «La ricostruzione forse rappresenta uno dei momenti italiani più importanti – ha detto – rappresenta una sintesi di risorse scientifiche e culturali del nostro Paese. Nell’Expo del 2015 oltre a portare la Bolla del Perdono presenteremo il recupero della Basilica e stiamo provvedendo ad avere un piccolo padiglione legato all’Aquila».

Il dottor Salvatore Sardo è entrato nel merito della tempistica del recupero dell’edificio.«È passato un anno dalla firma del contratto – ha spiegato – in dodici mesi sono state completate tutte le fasi della progettazione. Iniziate le attività di assegnazione dell’appalto, c’è la fase di costruzione vera e propria che immaginiamo possa durare due anni».

«Gli incarichi affidati testimoniano la fiducia delle competenze del nostro Paese – ha aggiunto – c’è stata una particolare attenzione ai temi della sicurezza e rispetto per l’ambiente. Abbiamo avuto a disposizione un piano di monitoraggio».

Dai vari interventi di professori ed esperti è emerso che le difficoltà di recupero sono legate alla complessità della chiesa e a problemi di geometria. Sono state unite considerazioni storiche con quelle strutturali per fare delle proposte in grado di garantire la scissone del bene artistico.

{{*ExtraImg_214822_ArtImgCenter_500x375_}}Un percorso accelerato e complesso iniziato da gennaio e finito nel mese di luglio, con le procedure per l’inizio dei lavori previste in autunno. Il restauro rispetta la complessità della Basilica e si è preso come riferimento la data del 2009.

VIDEO – UN GIORNO A COLLEMAGGIO:

VIDEO – PROGETTO RECUPERO COLLEMAGGIO: