Crollo Cese: «Vietato uscire sui balconi»

3 settembre 2014 | 09:37
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Crollo Cese: «Vietato uscire sui balconi»

Il sindaco dell’Aquila, Massimo Cialente, ha emesso due ordinanze in seguito al crollo del balcone di una palazzina del Progetto Case di Cese di Preturo. Una per impedire agli inquilini dell’insediamento del progetto Case di Cese di Preturo di uscire dai balconi, ritenuti non sicuri dopo il crollo di uno di questi; l’altra per reperire trenta alloggi in altre new town da assegnare alle famiglie che, in seguito ai controlli, potrebbero essere sgombrate. Lo rende noto l’assessore comunale al Bilancio Lelio De Santis, che ha la competenza della gestione del patrimonio del progetto case.

Nell’ordinanza, si legge che ‘il divieto si è reso necessario a seguito del sopralluogo effettuato dal personale del Settore

Ricostruzione Pubblica e Patrimonio e della Polizia Municipale di questo Comune. Dal sopralluogo è

emerso che le cause che hanno generato il crollo del balcone sono da attribuire alle

infiltrazioni d’acqua in corrispondenza dell’attaccatura del balcone alla muratura

verticale dell’edificio, che hanno portato al totale marcimento della struttura portante

lignea del balcone’.

Divieto resosi necessario anche perché si è valutato che l’eventualità che tale fenomeno di infiltrazione d’acqua possa interessare anche

altri balconi degli appartamento realizzati con analoga tipologia e modalità costruttiva

dalla stessa impresa di costruzione e che pertanto sussistano le condizioni

pregiudizievoli per l’incolumità delle persone che vivono negli appartamenti delle

“piastre” del Progetto C.A.S.E interessate.

Per fortuna in quel momento non c’erano persone in nessuno dei due balconi, altrimenti si sarebbe rischiata la tragedia. Sull’incidente la Procura della Repubblica ha aperto un’inchiesta, portata avanti dai vigili del fuoco.

De Santis è molto duro nel commentare il grave fatto. «Il crollo – attacca De Santis – conferma quello che in tanti avevano detto sul progetto Case: costi pesanti, realizzazioni superficiali e fatte con i piedi, sicurezza poco e nulla e affari per le imprese. Ora dobbiamo mettere in sicurezza le persone, perché, se continua a piovere, crollano altri balconi. Per questo il sindaco ha emesso due ordinanze».

Poi, un messaggio al governo: «Quanto accaduto fa capire al Governo che ha costruito le case che la manutenzione straordinaria è una seria: quest’anno non ci hanno dato nulla, noi abbiamo messo in bilancio un milione, ma c’è bisogno di fondi straordinari. Poi dobbiamo accelerare le procedure per il soggetto che deve gestire per una manutenzione seria se no il patrimonio cadrà a pezzi».

A proposito della creazione della società pubblico privata che dovrà subentrare alla Manutencoop nella manutenzione, de Santis ha sollecitato «l’advisor a presentare al più presto un piano valido con la sostenibilità di costi».