Csm, Legnini tra i ‘papabili’

10 settembre 2014 | 15:41
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Csm, Legnini tra i ‘papabili’

Potrebbe essere il sottosegretario al Mef Giovanni Legnini uno dei candidati al Csm del Pd. E che potrebbe diventare, in seguito, vicepresidente dell’organo di autogoverno della magistratura. E’ quanto si apprende da fonti Dem.

Poco prima della riunione dei gruppi di Camera e Senato, si apprende anche che i candidati al Csm per il Pd potrebbero essere solo tre (ieri si parlava di 4) e questi, oltre Legnini, sarebbero Stefano Passigli e una donna.

Il Pd avrebbe rinunciato ad uno dei suoi candidati per favorire il resto della maggioranza, che non riusciva a trovare un accordo tra Ncd e centristi. Con la rinuncia dei Dem ad un proprio candidato, il Nuovo centrodestra può continuare così a puntare su Antonio Leone e i centristi su Renato Balduzzi.

Non compare nella rosa delle candidature che ora verranno presentate nella riunione Pd il nome di Massimo Brutti, dato invece fino a ieri per certo. La donna candidata del Pd, insieme a Legnini e Passigli, è Teresa Bene, una docente di Napoli. Sembra ormai sicura, invece, la candidatura di Luciano Violante alla Consulta.

LO SCENARIO ABRUZZESE – «Felicissimo se Giovanni Legnini riuscisse a diventare vicepresidente del Csm. Sarebbe un grande riconoscimento del suo lavoro e del suo valore politico. Certo, resterebbe poi la preoccupazione legittima sul fatto che, avendo lui la delega all’Aquila nel governo, rimarremmo, come dire, scoperti. Lui è essenziale per noi». E’ il primo commento, ai microfoni dell’Ansa, del vicepresidente della Regione Abruzzo Giovanni Lolli. In caso di elezione al Csm, Legnini dovrebbe anche lasciare il seggio di parlamentare e in questo caso il primo a subentrare sarebbe proprio Lolli. «Ma la mia posizione è l’ultima cosa di cui discutere – dice Lolli – deciderà il partito cosa sia meglio fare, se io debba restare qui o andare a Roma. Felicissimo per Legnini, resta da capire come risolvere l’eventuale presenza dell’Abruzzo nel Governo Renzi, ma noi, per fortuna, abbiamo anche la carta Pezzopane, che ha tutte le carte in regola», chiude Lolli.

«L’ho sentito contentissimo e anche emozionato. Giovanni Legnini sa che il ruolo di vicepresidente del Csm è prestigioso in modo particolare», sottolinea la senatrice aquilana Pd Stefania Pezzopane alla richiesta di un commento sull’ormai quasi certa elezione del collega di partito chietino ai vertici dell’organo di autogoverno della magistratura. «Per l’Abruzzo intero – aggiunge – si tratta di un grande successo, perché ci porta alle alte cariche dello Stato». Ma la Pezzopane sa anche che il ruolo nel governo Renzi di Legnini è stato fondamentale per la ricostruzione post sisma. «Sono però sicura – sottolinea – che il Pd abruzzese farà confermare la sua presenza nella compagine di governo». In merito al fatto che potrebbe essere proprio lei la candidata naturale alla sostituzione di Legnini, la Pezzopane spiega che «deciderà il partito abruzzese, non saprei cosa dire. Sono la meno indicata per commentare cose del genere».

«L’Abruzzo chiederà la copertura del proprio spazio nel Governo», precisa Silvio Paolucci, segretario regionale Pd e assessore alla Regione in riferimento alla annunciata elezione di Giovanni Legnini alla vicepresidenza Csm, che priverebbe la regione momentaneamente di un ruolo dell’esecutivo Renzi. «La sua elezione – puntualizza Paolucci – è un riconoscimento per la persona, così bravo al governo da essere chiamato anche alle alte cariche dello Stato. Per l’Abruzzo, è evidente proprio per il suo valore, la sua presenza è stata cruciale, quindi chiederemo che questo ruolo non venga scoperto. Come, lo vedremo nelle prossime ore».