L’Aquila volta la carta, l’arte (di casa) si chiama Pia Iorio

10 settembre 2014 | 09:18
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L’Aquila volta la carta, l’arte (di casa) si chiama Pia Iorio

L’avventura dell’associazione “L’Aquila volta la carta”, iniziata un anno fa con la mostra dedicata ad Amleto Cencioni, continuerà dal 13 settembre al 28 prossimi presso il Palazzetto dei Nobili con la personale dedicata a Pio Iorio, fortemente voluta dalla figlia dell’artista, la professoressa Oliva Iorio.

L’ultima mostra si tenne nel 1997 nella Sala Chierici del Castello. Il professor Ferdinando Bologna in quell’occasione definisce Pio Iorio “la personalità centrale del mondo artistico aquilano negli ultimi settant’anni del secolo che declina ” (1998).

“Picchiapietre” nell’antro fuori Porta Bazzano, il professor Bologna, lo descrive come un ragazzo irrequieto a bottega dai maestri della sua epoca, collaboratore e amico di alcuni autorevoli discepoli del Patini, un uomo dalla parsimonia gelosa nei confronti della sua arte, modesto e di indole schiva, ma anche ironico, e fondatore insieme a Silvio Santoro nel 1944 del Gruppo Artisti Aquilani.

L’inaugurazione si terrà il giorno 13 alle ore 17.00 con la presenza, della professoressa Bianca Maria Colasacco, del prof. Carlo De Matteis, dello storico giornalista Amedeo Esposito e con la partecipazione straordinaria del professor Ferdinando Bologna.