
di Claudia Giannone
Dopo un inizio su cui è preferibile sorvolare, L’Aquila può iniziare a ragionare sui prossimi avversari che troverà sul proprio cammino: inutile piangere sul latte versato, e dopo il momento di tensione che si era creato tra mister, tifosi, società o chicchessia, la quiete sembra essere tornata nel capoluogo abruzzese.
Una quiete forse apparente, che ha steso il proprio mantello sul team aquilano attraverso la comunicazione dell’ormai terminato silenzio stampa di mister Pagliari, ma che potrebbe celare ben altro. Questo, comunque, sarà tutto da vedere. Ipotesi e supposizioni lasciano il tempo che trovano, e tra una chiacchiera e l’altra sarà soltanto il campo a dimostrare la realtà dei fatti.
Terza giornata di campionato per i rossoblù: dopo il pareggio casalingo contro il Gubbio e la sconfitta subita nella trasferta di Ascoli, per L’Aquila arriva una squadra ormai nota, che lo scorso anno aprì la stagione proprio tra le mura del “Fattori”. Non servono inutili sproloqui per parlare del Prato: due pareggi a reti bianche nel corso del campionato appena trascorso, una posizione in classifica decisamente meno fortunata ed ambizioni ben diverse rispetto agli aquilani. Ma l’ambizione, si sa, non è sempre destinata ad aiutare: anzi, spesso e volentieri è una vera e propria minaccia nei confronti di chi ne abusa. Ed iniziare una stagione con un’opera di convincimento nei confronti del proprio pubblico, predicando parole ricche di fiducia nei confronti di una serie B pienamente raggiungibile, non rappresenta di certo il massimo dell’umiltà.
L’incontro nell’aquilano dovrà già rivelare, dunque, qualcosa di importante. Ma a spiccare davanti agli occhi del popolo locale è un piccolo dettaglio all’interno della lista dei convocati riportata di seguito: Zandrini, Cacchioli, Pomante, Zaffagnini, Karkalis, Pedrelli, Scrugli, Maccarrone, Di Mercurio, Corapi, Del Pinto, Zappacosta, Perpetuini, Di Lollo, De Francesco, Ceccarelli, Perna, Pacilli, Sandomenico, Bernasconi.
All’interno del progetto presente nella mente di Pagliari, in vista dell’incontro di venerdì sera alle ore 20.45, non ha evidentemente trovato posto la figura di Manuel Mancini. Contrasti tra i due? La notizia sembrava non essere trapelata nei giorni precedenti ad Ascoli, e probabilmente la scintilla è scattata proprio in occasione della seconda giornata di campionato. Non è ancora lecito, però, sapere di cosa si tratta. Scelta tecnica, difficoltà fisiche, conflitto di interessi: l’ipotesi più plausibile potrebbe essere la più errata.
In fin dei conti, comunque, ciò che davvero ha motivo di essere valutato è il fatto che Mancini, contro il Prato, non ci sarà. E senza di lui, Pagliari dovrà schierare quella formazione che proprio ad Ascoli ha fatto il proprio ingresso in campo: Pacilli dal primo minuto, Perna e Sandomenico ad affiancarlo. Tipico schieramento dietro le loro spalle, con una difesa a quattro con i due terzini di fiducia e due centrali altrettanto brillanti, ed un centrocampo a tre che gira sempre, o quasi, alla perfezione, grazie alle giocate di Francesco Corapi, insieme ai suoi fidati Del Pinto e Perpetuini.
Questa la formazione di Ascoli, questa la formazione che probabilmente tornerà a presentarsi dinanzi la propria curva per dare una risposta alle molteplici domande che i supporters si stanno ponendo.