
«La protesta non seguita da una proposta amministrativa, realizzabile e condivisa non può essere la metodologia con la quale si intraprende un’opposizione dura ma responsabile, per questo riteniamo giusto che PROSPETTIVA 2022 abbandoni l’esperienza, mai sbocciata, dell’intergruppo consiliare “Rivoluzione L’Aquila”». Così si esprimono in una nota I Consiglieri Comunali Luigi D’Eramo e Vito Colonna a seguito delle ultime vicende occorse.
«La capacità di immaginare la Città del futuro, la determinazione a risolvere problemi quotidiani e la sensibilità di rendere partecipi gli aquilani ad un processo di governo della cosa pubblica, sono elementi a cui non possiamo rinunciare in nome di una costruzione politica che antepone sempre più le aspirazioni personali, seppur legittime, ad un progetto di centro destra vincente».
«Riteniamo che la sintesi delle posizioni partitiche vada trovata sul disegno di una visione comune per il Capoluogo di regione. Bisogna ricostruire il centro destra aquilano e – si legge ancora nella nota – da questo quello abruzzese, sempre più ostaggio della politica dei “gruppetti” e dei singoli a discapito della comunità, che pur dovremmo vivere e rappresentare nelle Istituzioni».
«Quando accade che Forza Italia, cosi come il Nuovo Centro Destra, a L’Aquila difende il Capoluogo ed a Pescara tenta di ucciderlo, (la questione del tentativo di scippo della sede della Corte d’Appello ne e’ la dimostrazione) bisogna prendere atto che è giunto il momento di fare luce su una serie di deficienze che nel corso degli ultimi due anni ci hanno portato a sconfitte clamorose».
«Per questo – concludono i consiglieri – crediamo che tutta l’opposizione di centro destra al Comune dell’Aquila debba avere la capacità di dare vita ad un processo politico di rinascita che sia inclusivo di tutte le intelligenze e delle persone di buona volontà, slegata dai diktat dei leader regionali anti L’Aquila.