Palazzo Pica Alfieri verso la rinascita

11 settembre 2014 | 10:41
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Palazzo Pica Alfieri verso la rinascita

Nel 2017 un altro gioiello architettonico del centro storico aquilano verrà restituito ai cittadini. Si tratta di Palazzo Pica Alfieri, i cui i lavori di ricostruzione inizieranno entro il mese di settembre. I lavori sono stati affidati all’Ati Del Beato e Cobar, partecipata al 90 per cento dalla società “Aldo Del Beato & C. srl” dell’Aquila, che realizzerà il 90 per cento dei lavori. L’importo di questi ultimi, che richiederanno 850 giorni, è di 8.306.000 euro. Il palazzo sarà dunque restituito alla città il 12 gennaio del 2017.

{{*ExtraImg_215868_ArtImgRight_300x199_}}«Il palazzo – spiegano i portavoce della società “Aldo Del Beato & C.” – in seguito al sisma del 2009 ha subito ingenti danni alle strutture, agli impianti e all’apparato decorativo e artistico. In particolare, i danni strutturali più importanti sono un principio di ribaltamento della facciata principale e delle mura nel cortile principale, cedimenti di volte e il crollo di cassettonati al piano ultimo». A livello decorativo, si registra il «danneggiamento degli elementi decorativi, degli stucchi e degli affreschi».

Tra i lavori strutturali da effettuare ci sono pertanto, «la cerchiatura di muratura con apposizione di tiranti, tecniche di recupero di volte con la realizzazione di nuove sovrastrutture portanti, restauro e recupero delle coperture lignee e così via».

La società “Aldo Del Beato & C.” ha organizzato una cerimonia per brindare all’inizio dei lavori, in programma lunedì 15 settembre alle ore 18, in piazza dei Gesuiti. Alla cerimonia sono stato invitati il sindaco dell’Aquila Massimo Cialente, l’assessore alla Ricostruzione Pietro Di Stefano, l’onorevole Giovanni Lolli, la senatrice Stefania Pezzopane, il governatore Luciano D’Alfonso, monsignor Giuseppe Molinari, l’architetto Antonio Di Stefano per la Sovrintendenza e il presidente dell’Ance Giovanni Frattale.

{{*ExtraImg_215869_ArtImgRight_300x449_}}«Siamo lusingati che i lavori da realizzare nel Palazzo Pica Alfieri, uno dei più più importanti esempi di Barocco a L’Aquila, siano stati affidati alla nostra azienda, che opera ininterrottamente dagli anni ’60 a L’Aquila – spiega l’ingnegnere Marco Del Beato, procuratore generale della società Aldo Del Beato & C. srl – Siamo consapevoli della difficoltà del lavoro da effettuare, ma abbiamo intenzione di utilizzare tutte le nostre risorse umane e tecniche per ridonare alla nostra città un simile capolavoro artistico e architettonico. La cosa che ci tranquillizza è che lo staff tecnico scelto dalla committenza è di primo odine. Nei lavori saremo guidati dall’architetto Giuseppe Chiarizia, l’ingegnere Antonio Borri, l’ingegnere Giacomo di Marco, l’ingegnere Riccardo Vetturini e dal dottor Gianfranco Fabretti, e sicuramente riusciremo ad ottenere ottimi risultati. Proprio per l’amore per la nostra città abbiamo deciso, come facciamo per tutti i lavori a noi affidati nel cratere, di anticipare i lavori del Palazzo Pica Alfieri e le risorse economiche necessarie senza aspettare la copertura economica statale, prevista per il 2015. L’Aquila è la nostra città, ci ha dato moltissimo, ed è giusto che contribuiamo anche finanziariamente alla sua ricostruzione e al suo recupero. Consapevoli dell’interesse storico e dei danni subiti all’apparato decorativo abbiamo deciso di essere affiancati, per i lavori di restauro artistico, dalla Cobar Spa, che ha esperienza in lavori similari al Teatro San Carlo di Napoli, al Teatro Petruzzelli di Bari e a palazzo Barberini a Roma. Sicuramente il 12 gennaio 2017 riconsegneremo alla città questa residenza storica dei marchesi Pica Alfieri restaurata con cura, che diventerà un fiore all’occhiello dell’Aquila».

LA STORIA DI PALAZZO PICA ALFIERI

{{*ExtraImg_215867_ArtImgRight_300x211_}}Nel 1265 Carlo I d’Angiò dà il via alla ricostruzione di quella che considera una delle città più importanti del suo nuovo regno, L’Aquila, interventi necessari dopo i gravi danni causati dalle vicende della guerra tra Svevi ed Angiò.

Ed è in questa occasione che appaiono le prime notizie del sito abitativo dove sorgerà il palazzo dei Pica Alfieri: un complesso detto fino al XV secolo Case Nuove e destinato ad una lunga e tormentata storia di cambi di proprietà, interventi e migliorie.

Residenza della potente famiglia dei Lalle Camponeschi, le Case Nuove vengono, nel 1489, occupate dai Signori della Camera della Città con il pretesto di un credito mai saldato. Qui, nel 1493, la regina Giovanna I d’Aragona ed Alfonso duca di Calabria risiedono in occasione della loro visita all’Aquila.

Nel 1499 è Ludovico Franchi conte di Montorio ad ottenere la proprietà grazie all’appoggio della Corte napoletana. Vi apporterà modifiche ed abbellimenti, ma già nel 1527 i Carafa, tra le prime famiglie del Regno e legati da stretti vincoli di parentela con gli antichi proprietari, subentrano nella disponibilità del palazzo.

Altri cambi di proprietà si succedono, finché, per la prima volta, nel 1568, si parla di un Colonna, Prospero, come possessore del palazzo del Conte, nome con il quale l’edificio viene denominato sin dalla fine del Quattrocento. Per tutto il secolo successivo ancora passaggi di mano e d’uso, fino a che un altro Colonna, il principe di Gallicano, passa il palazzo ai Barberini. E sarà proprio il cardinale Maffeo Barberini, futuro papa Urbano VIII, a cedere al conte Lodovico Alfieri, nel 1685, il palazzo. Da questo punto la storia dell’edificio si intreccia con quella della famiglia che ne rimane proprietaria a tutt’oggi nella persona del marchese Fabrizio Pica Alfieri. Quando il palazzo rimane pesantemente danneggiato dal disastroso terremoto del 1703, gli Alfieri provvedono alle riparazioni necessarie e intraprendono anche una importante campagna di abbellimenti, che nel giro di pochi anni, nonostante problemi burocratici e disaccordi con i proprietari limitrofi, si conclude felicemente. Alla fine del secolo, nel 1785, Eusebia Alfieri, pronipote del Ludovico primo proprietario del palazzo, sposa Giannantonio Pica al quale porterà il nome e le proprietà della famiglia.

«Siamo sinceramente commossi che la notizia dell’avvio lavori del Palazzo abbia riscosso un tale interesse nella città e anche oltre i confini dell’intero Abruzzo». Questo l’emozionante commento dell’ingegnere Marco Del Beato, Procuratore Generale della Società Aldo Del Beato & C. srl.

«Ci preme sottolineare che nei Lavori avrà un ruolo importantissimo la Sovrintendenza che avrà il compito di guidarci sul recupero e sulla conservazione di un bene storico e artistico quale è Palazzo Pica Alfieri.

In particolare abbiamo invitato all’Inaugurazione insieme alle autorità già citate, il Sovrintendente Arch. Alessandra Vittorini e il Sovrintendente Dott.ssa Lucia Arbace che sono figure importanti per la rinascita di Palazzo Pica Alfieri e dell’intero Centro Storico della Nostra Città».