Tasse e sisma, la Regione raccoglie i dati

12 settembre 2014 | 17:58
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Tasse e sisma, la Regione raccoglie i dati

La Regione Abruzzo si farà carico di raccogliere tutti i dati economici legati al terremoto del 2009 per i comuni del cratere sismico al fine di presentarli alla Commissione europea sul problema degli Aiuti di Stato. È quanto ha riferito oggi, nel corso di una riunione tecnica, il vicepresidente della giunta regionale Giovanni Lolli agli imprenditori e ai rappresentanti sindacali dell’Aquila.

Lolli ha spiegato gli esiti della riunione di martedì scorso con il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Sandro Gozi. «La partita con l’Unione europea – ha detto – si gioca su due campi: una trattativa specificatamente politica con l’ausilio anche del governo nazionale e una partita tecnica nella quale dobbiamo rendere quanto più leggibile e comprensibile il concetto di danno sistemico, cioè di danno derivante dall’evento sismico che ha stravolto l’intero tessuto economico e sociale dell’Aquila e dei comuni del cratere. E su questo punto è necessaria la collaborazione di tutti – ha aggiunto il vicepresidente rivolgendosi agli imprenditori aquilani – perché è un concetto che tocca la natura di concorrenza e libero mercato».

L’opera non appare semplice, perché si tratta di percorrere a ritroso negli anni la vita della città dell’Aquila e del suo comprensorio colpiti dal terremoto del 2009. Ma i danni economici e sociali di quel sisma sono ancora visibili oggi e in questo senso gli imprenditori chiamati dall’Unione Europea sono pronti a inserire nella relazione che verrà presentata al Governo tutti gli squilibri patiti a seguito dell’evento sismico.

«Noi – ha aggiunto Lolli – ci prendiamo l’onere di stilare il documento, nel quale verranno indicate tutte le situazioni di squilibrio che hanno dovuto subire le aziende aquilane dopo il 2009, tra cui i trasferimenti forzati della produzione, gli aiuti dati dalle aziende ai lavoratori che dimoravano in altre città e la generale situazione di criticità sociale».

I tempi per realizzare la relazione da inviare al Governo sono stretti. «Molto stretti – insiste Lolli – perchè il Governo verrà messo al corrente tra dieci giorni, in modo da avviare la trattativa politica con questa Commissione. Indispensabile dunque sarà la collaborazione di tutti».