‘Premio Friuli Storia’ a una scrittrice originaria di Cabbia

di Nando Giammarini*
Cabbia è lusingata e orgogliosa di una sua figlia – Lucia Ceci, Lucilla per gli amici – e le si stringe intorno formulandole i suoi rallegramenti per il grande risultato raggiunto con il primo premio Friuli storia 2014. Lo stesso, paragonabile, per importanza, al premio Strega nasce dalla convinzione, secondo gli organizzatori, che “[i]un buon libro deve essere accessibile al grande pubblico attraverso la consapevolezza della propria storia, che non è solo materia per addetti ai lavori ma un requisito importante per la crescita civile dell’intero Paese[/i]”.
{{*ExtraImg_216455_ArtImgRight_300x301_}}Lucia è una donna dalle grandi qualità culturali ed umane, docente di storia contemporanea presso la facoltà di lettere e filosofia dell’Università di Tor Vergata. Persona di sensibilità e d’intelletto, legata, come noi, al paese ove trascorriamo insieme parte delle vacanze estive, è alla sua terza pubblicazione sulla vasta e difficile tematica dei rapporti tra religione e politica nel Novecento. Il suo ultimo libro, “[i]L’interesse superiore. Il Vaticano e l’Italia di Mussolini[/i]”, edizioni Laterza 2013, tratta in modo molto lucido e preciso, da profonda studiosa, la storia dell’Incontro tra la Chiesa Cattolica e il fascismo, partendo dall’infanzia del duce ed arrivando al crollo della Repubblica di Salò. Con questo libro ha voluto rappresentare i mutamenti che sono al centro della società italiana e del cattolicesimo per arrivare alla ricostruzione di pagine cruciali della nostra storia. Una ricostruzione di tanti avvenimenti, tanto importanti quanto analitici, per farci comprendere la reale portata dei rapporti Chiesa fascismo, fatti di concessioni e sospetti reciproci in un arco temporale in cui si sono verificate due guerre mondiali e si sono succeduti tre pontefici. Dal momento che entrambe le organizzazioni, il Vaticano e lo Stato fascista, lavoravano allo stesso fine, cioè quello del controllo delle coscienze, erano quindi rivali e la convivenza non fu mai pacifica. Furono anni tumultuosi sotto ogni profilo.
{{*ExtraImg_216456_ArtImgRight_300x450_}}La cerimonia di premiazione si terrà il 25 settembre alle ore 18 nel Salone del Parlamento del Castello di Udine con l’introduzione del professor Giulio Giustiniani, presidente dell’Associazione Friuli Storia. Interverranno l’onorevole Debora Serracchiani, presidente della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia; Pietro Fontanini, presidente della Provincia di Udine; Furio Honsell, sindaco della città e Tommaso Piffer, presidente della Giuria scientifica. Ci sarà un’intervista alla vincitrice condotta Paolo Mieli , presidente di RCS Libri.
Il premio, alla sua prima edizione, promosso dall’associazione Friuli Storia, con l’adesione del Presidente della Repubblica, è realizzato con il contributo di Regione autonoma Friuli Venezia Giulia, Provincia di Udine e Fondazione CRUP, con la collaborazione di Associazione Partigiani Osoppo–Friuli (Udine), Istituto Friulano per la Storia del Movimento di Liberazione (Udine), Associazione Culturale èStoria (Gorizia) e Associazione Gruppo Studi Storici.
Non possiamo esimerci dall’esternare la nostra più viva soddisfazione per il prestigioso riconoscimento assegnato alla nostra cara amica e compaesana unitamente alle più sentite congratulazioni e agli auguri per ulteriori autorevoli affermazioni. Sebbene fisicamente lontani, il giorno della premiazione, le saremo vicini con la mente e il cuore per farle percepire il calore della sua terra e dei propri amici.
*lettore
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