Baruffa in consiglio per il Sottosegretario

16 settembre 2014 | 17:06
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Baruffa in consiglio per il Sottosegretario

Consiglio regionale in subbuglio per l’introduzione della figura del Sottosegretario alla presidenza regionale, tanto voluto da D’Alfonso e altrettanto atteso da Camillo D’Alessandro.

E’, infatti, in corso la discussione tra gli scranni regionali per modificare l’articolo 44 dello Statuto e introdurre l’articolo 46 bis, che istituisce la figura del Sottosegretario alla Presidenza della Giunta e, per il momento, tante sembrano le polemiche tra l’opposizione.

«Il Sottosegretario alla presidenza della Giunta deve essere una figura dotata di una straordinaria pariteticità all’interno del governo regionale». Lo ha detto il presidente della Giunta regionale, Luciano D’Alfonso, intervenendo nella seduta del Consiglio regionale che sta discutendo la riforma dello Statuto regionale. Il progetto di riforma prevede l’introduzione della figura del Sottosegretario alla presidenza della Giunta regionale, ruolo assegnato a Camillo D’Alessandro.

«Il M5S non ci sta a fare da cavallo di Troia per l’istituzione della figura del sottosegretario alla Presidenza della Giunta – commenta il Capogruppo del M5S, Sara Marcozzi -. La proposta di legge originariamente spacciata come “inclusione delle opposizioni” e istitutiva di un nuovo segretario all’interno dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale è diventata, in Commissione, tutt’altro: istituzione del Sottosegretario alla Giunta e la possibilità discrezionale e indiscriminata di convocare Giunte itineranti, di fatto, istituendo e legittimando una continua campagna elettorale. Nella seduta odierna del Consiglio regionale il M5S ha rinunciato al posto-contentino di Segretario nell’Ufficio di Presidenza ritirando gli emendamenti, e esprimendosi contro e coerentemente, l’istituzione del sottosegretario. Altre sono le riforme che occorrono agli abruzzesi, vedremo come si comporteranno maggioranza e centrodestra sulla discussione e votazione della pdl presentata dal M5S sul dimezzamento degli stipendi dei consiglieri».

«E’ chiaro che D’Alfonso vuole modificare lo Statuto della Regione Abruzzo per “sistemare” Camillo D’Alessandro – commenta Gianni Chiodi -, per ritagliargli un ruolo nell’esecutivo ed affidargli alcune deleghe come Trasporti e Infrastrutture che il Presidente si è tenuto per sé, superando il limite di sei assessori che impone lo Statuto. D’Alessandro verrebbe ad essere a tutti gli effetti il settimo assessore in quanto parteciperà ai lavori della giunta e avrà gli stessi impegni degli altri assessori».

La figura del Sottosegretario alla Presidenza «non è prevista dalla Costituzione e non ne vedo la necessità di istituirla in Abruzzo. Camillo D’Alessandro è già un Consigliere regionale e se vorrà essere utile alla comunità abruzzese potrà farlo anche senza ulteriori incarichi. Il Presidente D’Alfonso ha già sei assessori, un direttore generale, un sottosegretario alla presidenza, sei direttori regionali e una ottantina di dirigenti oltre che uno staff di presidenza, stretti collaboratori scelti da lui proprio “per l’ascolto e la vicinanza alla gente abruzzese”, quindi – ha concluso il Consigliere regionale Gianni Chiodi – non ha bisogno di creare una poltrona in più».