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Capodogli spiaggiati, M5s vuole risposte

Interrogazione al ministro dell'Ambiente e della tutela del territorio e del mare dei deputati abruzzesi del Movimento 5 Stelle e dei membri pentastellati della commissione Ambiente della Camera per fare luce sulla vicenda dei sette capodogli arenati sulla spiaggia di Vasto (Chieti), tre dei quali morti.

Nel documento, firmato da Gianluca Vacca, Andrea Colletti, Daniele Del Grosso e dagli altri deputati grillini della commissione, si chiede di sapere «quali sono state le forme di prospezione nel mare Adriatico nei quattro mesi precedenti all'episodio». Inoltre, si sollecitano chiarimenti su l'esistenza «di ricerca di idrocarburi o altri interventi in via di autorizzazione o in via di esecuzione che utilizzano modalità di indagine note per interagire con la fauna marina e che interessano il Mare Adriatico, nonché l'entità degli stessi». Il Movimento 5 Stelle chiede poi «quali saranno le iniziative che il ministero intende avviare per limitare i danni prodotti dalle attività legate alle prospezioni dei fondali marini, anche sulla base del principio di precauzione e delle numerose ricerche scientifiche che hanno accertato un'interazione negativa tra le tecniche di prospezione e i cetacei».

Nel ricostruire la vicenda dei sette capodogli, i parlamentari sottolineano che «già dalle prime battute si individuava tra le probabili cause che hanno portato i cetacei a spiaggiarsi, il disorientamento dovuto a fattori non naturali tra cui sicuramente l'uso in zona di sonar militari, di tecnologie legate alle ricerche di idrocarburi e di prospezione dei fondali sottomarini per la posa di cavi elettrici».

In particolare i grillini si soffermano sulla tecnica dell'air-gun e su «altre metodiche di indagine in mare che possono interagire negativamente sulla fauna marina come il sonar multi-beam; nei mesi di giugno-settembre - sottolineano i deputati - risultano operanti nel mare Adriatico, sulla base del posizionamento satellitare (dati del traffico marittimo) e delle ordinanze delle capitanerie di Porto, diverse navi attrezzate per l'utilizzo di queste metodologie come, a mero titolo di esempio, la OGS Explora, la Franklin, la Argo».