
Il Corpo Forestale dello Stato, coordinato dalla Procura della Repubblica di Sulmona, «sta procedendo ad effettuare tutte le operazioni di ricerca delle fonti di prova per rintracciare i colpevoli dell’uccisione del plantigrado, nonché a ricostruire gli spostamenti dell’orso nelle ore antecedenti il decesso».
Lo si apprende in una nota della stessa Forestale, che ha smentito «la voce circolata su alcuni organi di informazione circa l’attività, da parte del Cfs, di ricerca e cattura dei due orsi che si aggirano nella zona di Pettorano sul Gizio. L’orso ritrovato morto lo scorso 12 settembre nel comune di Pettorano sul Gizio – si conferma nella nota – è stato ucciso con un colpo di fucile: queste le prime certezze arrivate dall’Istituto Zooprofilattico Sperimentale (IZSLT) di Grosseto dove la carcassa è stata trasferita nella giornata di martedì. L’orso è stato trafitto da un colpo sparato con una munizione spezzata».
«Uno dei pallettoni ha raggiunto l’intestino ed ha provocato un’infezione: la peritonite è risultata fatale. Continua, inoltre, senza sosta – si conclude nella nota – l’attività di monitoraggio da parte della Forestale nelle aree frequentate dagli orsi per allontanarli dalle zone abitate».