Pescina: Ufficio Giudice di Pace a rischio chiusura

19 settembre 2014 | 18:18
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Pescina: Ufficio Giudice di Pace a rischio chiusura

di Lucia Ottavi

A rischio chiusura l’Ufficio del Giudice di Pace di Pescina, salvato nell’aprile del 2013 dall’ex sindaco Maurizio Di Nicola attraverso un’istanza di mantenimento presentata al ministero di Giustizia, nella quale il Comune si assumeva gli oneri finanziari relativi al personale e alle spese di gestione dell’immobile e di materiale di ufficio vario (circa 120mila euro).

{{*ExtraImg_216996_ArtImgRight_300x400_}}Purtroppo, allo stato attuale delle cose, il Comune di Pescina non può privarsi di personale proprio per far fronte alle carenze dell’Ufficio del Giudice di Pace. Per questa ragione il consigliere Di Nicola è stato costretto a chiedere aiuto ai sindaci dei Comuni della Valle del Giovenco.

La sua richiesta non riguarda i costi dell’ufficio, le spese di gestione sono e rimarranno a carico del Comune di Pescina, bensì la possibilità di utilizzare personale proveniente da un altro ente da inserire nell’Ufficio del Giudice di Pace.

La legge che ha ridisegnato la geografia dei presidi giudiziari nel territorio italiano ha tagliato 674 giudici di pace, tra questi gli uffici di Tagliacozzo, Celano, Civitella Roveto e Pescina. A causa delle spese troppo alte di gestione, ritenute insostenibili dai comuni marsicani, solo Pescina nel 2013 presentò un’istanza di mantenimento, assumendosi gli oneri finanziari derivanti da questa scelta. Ora l’amministrazione comunale non intende fare un passo indietro, anzi, vuole affrontare di petto il problema e risolverlo, ma per fare ciò necessita del sostegno dei Comuni della Valle del Giovenco.

{{*ExtraImg_216997_ArtImgRight_300x192_}}«Aiutatemi a mantenere aperto un ente molto importante per il nostro territorio». Questo l’appello del consigliere regionale Maurizio Di Nicola.

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