Sharper Treasure Hunt: «Aquilani ricercatori per una notte»

Il lavoro di un ricercatore potrebbe essere riassunto in pochi concetti: si parte da una teoria, si cercano ‘indizi’ per vedere se è vera o meno, si superano le prove che le situazioni, gli esperimenti o semplicemente la fortuna ci mettono davanti e, se tutto va bene, si giunge al risultato finale.
Sembra semplice, non è vero? Il 26 settembre, durante la Notte dei Ricercatori, i cittadini aquilani avranno la possibilità di scoprirlo partecipando alla Sharper Treasure Hunt. Si tratta di una caccia al tesoro che si dipanerà dalle 18 in poi per le vie e le piazze del centro dell’Aquila. Quattro percorsi diversi, ciascuno su una tematica di ricerca differente e della durata di un’ora. I partecipanti dovranno superare delle prove e giungere al risultato finale, proprio come ogni ricercatore fa tutti i giorni.
«Non è richiesta alcuna conoscenza di nessun tipo per partecipare – precisano i promotori dell’iniziativa – solo la voglia di mettersi in gioco, un paio di scarpe comode per camminare ed un po’ di inventiva e di creatività. Arrivati alla fine del vostro percorso, potrete dire che alcuni argomenti che vi sembravano oscuri non lo sono più». I membri della squadra con il punteggio più alto vinceranno un ebook reader.
«La Sharper Treasure Hunt – aggiungono gli organizzatori – prevede che i partecipanti (da 14 anni in su) formino delle squadre di cinque elementi: potete formare la vostra squadra e iscriverla registrandovi all’indirizzo http://sharper-night.lngs.infn.it/page/treasure_hunt. Sul sito troverete il form per registrare la squadra, che dovrà essere inviato entro e non oltre le 23:59 di mercoledì 24 Settembre 2014. Eventuali ‘lupi solitari’ verranno accorpati per formare una squadra. Anche questo è per meglio farvi capire il mondo dei ricercatori: solo lavorando in squadra si riesce a raggiungere l’obiettivo che ci si è prefissi. L’iscrizione è completamente gratuita, eccettuata l’assicurazione sportiva per la serata al prezzo di 1 euro, praticamente meno di un caffè al bar».
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