
Svolta in Procura a Teramo verso la trasparenza e l’incontro con il cittadino: il procuratore Antonio Guerriero firma un ‘patto’ con l’avvocatura e apre alla comunità. Nasce infatti il “Laboratorio Giustizia Teramo” come lo ha ribattezzato il 60enne magistrato avellinese ex responsabile della procura di Sant’Angelo dei Lombardi, assecondato dal presidente dell’Ordine degli avvocati teramani, Guerino Ambrosini: «Per affrontare e risolvere una serie di problematiche – ha detto Guerriero – per meglio rispondere alle esigenze dei cittadini anche attraverso idee innovative in grado di realizzare ‘prassi virtuose’».
Guerriero ha parlato di ‘carta dei servizi’, di ‘bilancio sociale’ e ‘protocolli’ per migliorare il raccordo tra le indagini preliminari e il dibattimento, la digitalizzazione e l’archiviazione dei procedimenti, un front office per ottenere rapidamente le informazioni richieste ma soprattutto uno ‘Sportello Rosa’, per le vittime della violenza e per l’informazione ai cittadini. Con il consiglio dell’Ordine degli avvocati, Guerriero ha intenzione di coinvolgere «i giovani legali direttamente nella vita della procura di Teramo, facendoli partecipare a tutte le fasi non coperte dal segreto istruttorio: dibattimento, volontaria giurisdizione, esecuzione penale».
Il nuovo procuratore si è detto molto sensibile alla tutela ambientale, molto a rischio anche in provincia di Teramo: «La procura è l’estrema ratio del sistema costituzionale – ha detto Guerriero – Ci sono altri enti o istituzioni prima della procura che devono esercitare le funzioni a loro preposte; se ciò non viene fatto, noi magistrati siamo costretti a sviluppare attività di indagine tesa al ripristino della legalità».