Nereto, norma anti Slot più restrittiva d’Italia

24 settembre 2014 | 17:42
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Nereto, norma anti Slot più restrittiva d’Italia

Un regolamento blindato che limita l’apertura di sale giochi e centri scommesse a Nereto (Teramo). Lo hanno approvato maggioranza e Movimento 5 Stelle «che guardano alla salute dei cittadini, piuttosto che al gettito che il gioco d’azzardo produce per l’Erario che poi spende per curare la ludopatia», così si legge in una nota.

A Nereto, quello varato dal governo Di Flavio, è il regolamento sulle sale giochi e centri scommesse tra i più restrittivi d’Italia.

Il primo cittadino, Giuliano Di Flavio ed il vice sindaco-relatore del provvedimento, Piero Di Felice, fondano il regolamento su due capisaldi: il primo, è relativo al fatto che la provincia di Teramo e la regione Abruzzo sono le aree dove più si dilapidano le economie per il gioco d’azzardo.

Il secondo, sul fatto che l’amministrazione intende basare l’economia del territorio su altre attività commerciali che tutelano famiglie e giovani. Già il titolo del regolamento manifesta la volontà di arginare il fenomeno in quanto «tutela l’incolumità, la sicurezza, il riposo, la quiete pubblica e la qualità della vita».

Così, non sarà possibile aprire sale slot e centri scommesse nel raggio di 750 metri da scuole, impianti sportivi, centri parrocchiali, sanitari e luoghi di culto. Non si possono aprire attività di questo tipo in strutture immobiliari che abbiano anche destinazione abitativa o residenziale, a salvaguardia delle unità immobiliari, del riposo e della sicurezza e incolumità di chi abita gli alloggi tutelandone anche il decoro. Non possono essere aperte sale giochi in locali con superficie inferiore a 150 metri quadrati.

Non possono essere aperte agenzie scommesse nel caso in cui operino già attività simili nel raggio di 500 metri. Sono fatte salve le attività già in essere.

Ma basterà che cedano l’attività, aprano e chiudano con nuova ragione sociale, o modifichino i locali perché il regolamento abbia efficacia.