
di Claudia Giannone
Igiene e sicurezza nei cantieri edili. Questi i temi centrali dell’incontro che si è tenuto oggi nella sede dell’Ance. Con i rappresentanti di Cpt e Inail, enti che hanno collaborato per un progetto già presentato nel corso del mese di maggio, sono stati finalmente palesati i dieci assegnatari delle borse di studio messe in palio: cinque laureati e cinque tecnici diplomati, ragazzi che avranno la possibilità di seguire un corso di cinque mesi per accrescere la propria esperienza nell’ambito di loro competenza.
Un progetto affermato da cinque anni a questa parte, che può garantire non solo una parte teorica per diffondere la cultura delle norme e delle discipline da seguire, ma anche una parte pratica: sarà possibile, infatti, seguire ancora una volta i tecnici nelle visite sui cantieri aquilani, che, come ha affermato Gianni Cirillo, presidente provinciale del Cpt, «per fortuna, o per sfortuna, rappresentano uno scenario variegato e complesso da analizzare, un’ampia possibilità di esperienza per i ragazzi». Con lui, Enrico Susi, direttore regionale dell’Inail, Pietro Di Natale, membro del Consiglio del Cpt e Lucio Cococcetta, direttore del comitato.
Oltre al progetto ormai collaudato, il presidente ha avuto modo di presentare delle nuove iniziative volte alla sicurezza: si sta elaborando, infatti, un progetto che riguarda la prevenzione del rischio chimico dato dall’utilizzo di nuovi materiali, come ad esempio fibre di carbonio o resine, molto frequenti nell’aquilano. Sarà possibile, inoltre, grazie al ripristino del camper dell’Inail, entrare fisicamente all’interno dei cantieri per una vera e propria formazione degli operai, mentre si sta cercando di tornare ancora una volta nelle scuole e nelle università per poter aiutare ragazzi di età diverse a comprendere gli importanti meccanismi nell’ambito della ricostruzione e della sicurezza. Non solo, dunque, istituti tecnici, ma anche scuole di grado meno elevato, come è successo in altri anni con le scuole elementari.
Le parole di Susi, invece, riguardano i dati collezionati negli ultimi cinque anni sugli infortuni, mortali e non, all’interno dei cantieri aquilani. Dati positivi, dai quali è possibile trarre conclusioni ed impressioni positive, ma che come afferma lo stesso direttore non devono far sì che la ricerca si fermi. Gli incidenti mortali sono diminuiti e arrivati al minimo, ma non ci si può accontentare: si deve giungere all’abolizione totale degli stessi.
Si è parlato, inoltre, di nuovi bandi a base regionale e di nuovi investimenti: innanzitutto un bando a sportello per un altro milione di euro da utilizzare in diversi ambiti, come quello dell’agricoltura, e uno di 700 mila euro da destinare al settore edile. Da ricordare otto milioni di euro per investimenti sul rinnovo delle attrezzature e sulle adozioni di piani per la sicurezza.
Tanti i progetti, tante le idee per favorire i lavoratori nel complesso scenario aquilano. In primo luogo, perciò, sarà fondamentale entrare nei cantieri e portare quelle conoscenze e quelle innovazioni che spesso vengono accantonate, ma che sono fondamentali per la protezione del lavoratore, sia da un punto di vista civile che economico.