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di Claudia Giannone
Nuovo pareggio per L’Aquila, nuova prestazione con alcuni momenti di buio: l’incontro non è decisamente uno dei migliori nella memoria del pubblico aquilano, nonostante il gioco abbia lasciato molti dubbi sin dall’inizio del campionato.
Note positive? Forse il nuovo modulo non ha poi agito in modo peggiore rispetto al solito 4-3-3, nonostante sia il primo tentativo stagionale con una folta mediana composta dai due terzini di fiducia, Scrugli e Pedrelli, e dai soliti Corapi, Del Pinto e Mancini; difesa ridimensionata, con Zaffagnini, Pomante e Maccarrone, e un attacco a due con Pacilli e Ceccarelli.
È Maccarrone, questa volta, a recuperare il risultato, ma questo non basta per salvare la compagine dai fischi del pubblico.
Primo tempo quasi del tutto inesistente, con un San Marino che preferisce restare a guardare e attende che sia L’Aquila a tentare. Ma anche dal versante opposto, tranne per alcuni piccoli spunti che possono far presagire qualcosa di positivo, la situazione non appare davvero brillante: la squadra spinge in alcune occasioni, ma all’atto pratico non riesce a spaventare. Due i tentativi da parte del team di mister Pagliari, terminati nello stesso modo: dapprima al 2′ minuto con Ceccarelli, poi al 22′ con Pacilli, la palla viene calciata dal limite dell’area, ma termina a pochi centimetri dalla traversa e non riesce a cambiare il risultato. Niente di davvero annotabile, in realtà: solo due guizzi in un mare totalmente piatto.
La sola risposta degli ospiti arriva al 39′, quando Russo riceve un cross in area e tenta con un colpo di testa, ma non c’è nulla da fare.
La storia si ripete all’inizio della ripresa, con un tiro di Ceccarelli in corsa che si appresta ad arrivare ai limiti dell’area avversaria, ma ancora una volta un brivido percorre il legno alto della porta, senza una vera e propria svolta. Ma al 17′, si ripropone un’immagine che la squadra di casa non avrebbe mai voluto vedere. Cartellino giallo per Maccarrone, calcio di punizione per il San Marino: e la precisione di Poletti non tarda a farsi sentire. La palla da lui calciata colpisce il palo alla sinistra di Zandrini, e nonostante il suo tentativo di allontanare il pericolo, si insacca perfettamente in porta.
Ma ben presto, dopo un periodo di sofferenza sul campo, il giocatore rossoblù trova il modo di farsi perdonare: è sua, infatti, la marcatura che al 34′ minuto riporta alla pari il risultato, quando una palla vagante giunge sui suoi piedi e riesce a trovare la zampata favorevole per entrare in porta.
Ci riprova Mancini giusto cinque minuti dopo, ma dopo aver ricevuto un pallone perfetto su errore della difesa avversaria, lo spreca incredibilmente dal limite dell’area. Un altro giro di lancette, ed è nuovamente il numero 10 aquilano al centro dell’attenzione: il giocatore si avventura in area, ma dopo qualche metro cade a terra tra le proteste del pubblico per un dubbio fallo di Demontis.
L’arbitro, però, non ci pensa due volte: ammonizione ai danni di Mancini. È con un insipido andirivieni che l’incontro termina, ma l’insoddisfazione del pubblico è sempre la stessa. Con quale spirito si penserà, adesso, al derby in casa del Teramo?
L’AQUILA CALCIO: Zandrini, Scrugli (34′ st Di Mercurio), Pedrelli, Maccarrone, Zaffagnini (20′ st Perna), Pomante, Corapi, Del Pinto, Ceccarelli (26′ st Sandomenico), Mancini, Pacilli. A disp.: Cacchioli, Karkalis, De Francesco, Zappacosta. All. Giovanni Pagliari.
SAN MARINO: Vivan, Russo, Alvaro Armada, Soligo, Fogacci, Ferrero, Demontis (43′ st Magnanelli), Sensi (23′ st Valeriani), La Mantia (27′ st Jara Martinez), Poletti, Coto Pages. A disp.: Migani, Bangoura, Magnanelli, Muntadas, Casolla. All. Alex Covelo.
ARBITRO: Paride De Angeli (Abbiategrasso).
ASSISTENTI: Riccardo Fabbro (Roma 2), Daniele Colizzi (Albano Laziale).
ANGOLI: 8-1.
AMMONITI: Del Pinto, Sensi, Zaffagnini, Soligo, Demontis, Mancini, Poletti.
RECUPERO: 4′ st.