
Il consigliere regionale Pierpaolo Pietrucci questa mattina ha avuto un «colloquio operativo molto proficuo» con il direttore generale della Asl provinciale Giancarlo Silveri, in relazione alla «questione delicatissima della destinazione del P.O. di Collemaggio». A renderlo noto è lo stesso Pietrucci.
«Come già da me evidenziato a mezzo stampa e secondo quanto emerso nell’affollata assemblea cittadina tenutasi a “Casematte” il 12 settembre scorso – spiega il consigliere regionale – la situazione di degrado e di abbandono dell’ex presidio ospedaliero ha assunto dimensioni preoccupanti. Alla richiesta del Comitato 3.32, che gestisce una porzione dell’area, di fare un punto chiaro della situazione, hanno risposto tutti i livelli amministrativi locali».
«Nella riunione operativa di questa mattina – spiega Pietrucci – ho ottenuto risultati importanti: per quanto riguarda Collemaggio, il direttore generale ha confermato di non voler effettuare alcuna vendita dell’area, cosa che peraltro presuppone il nulla osta preventivo da parte della Regione Abruzzo, fino a che il Comune dell’Aquila non ne stabilisce la destinazione urbanistica».
«Inoltre – aggiunge Pietrucci – ho avuto l’importante rassicurazione che entro il mese di novembre, dopo ben 5 anni di precarietà, verranno trasferiti all’ex-Onpi, in spazi di quella struttura, sia di proprietà dell’Azienda Sanitaria sia in quelli presi in locazione dal Comune di L’Aquila, il servizio vaccinazioni, il Consultorio familiare oggi ancora operativi dentro casette container nell’ex presidio di Collemaggio. Per finire, l’annoso problema degli spazi ridotti in cui si trovano a lavorare in contiguità fisica i reparti di gastroenterologia e di oncologia verrà parzialmente risolto entro il mese di gennaio, con un ampliamento di spazi ad uso delle oncologie e con beneficio di entrambe le due unità operative».
«Due obiettivi centrati, due risultati determinanti – commenta Pietrucci – Finalmente questi servizi sanitari sul territorio torneranno ad avere la collocazione consona all’importanza del servizio che erogano. E’ la prova che determinazione, passione e impegno fanno la differenza».