
Signore mio,
Don Chisciotte non finisce mai di stupire. Pur essendo iberico di origine ama emulare, tra l’altro, anche il “Pinocchio” Collodiano. Mira ad abbattere il record delle bugie detenuto dal pupazzetto di legno tanto amato dai bambini delle scuole materne ed elementari. Dico questo perché, dalla fine della primavera e per tutta l’estate, ha annunciato la visita del Presidente Renzi a L’Aquila. In questi ultimi giorni ha cominciato a parlare di rinvio a ottobre. Poi, ha farfugliato della elaborazione di un “particolare” pacchetto di richieste da presentare al Presidente del Consiglio. I più informati, vicinissimi al grande Hidalgo cittadino, stanno facendo girare un “venticello”, una specie di calunnia, dalla cui lettura sembrerebbe che Don Chisciotte abbia bocciato Renzi per le sue convinzioni, invitandolo a ripetere gli esami a ottobre, proprio come si faceva una volta. Secondo Voi, che siete tanto saggio e illuminato, potrebbe essere vera una cosa del genere?
Carissima,
Don Chisciotte, con molta reticenza e con tanta fatica, ha dovuto ammettere che “Le vie del Signore sono infinite”. Quando ha digerito questo principio, non gli è sembrato vero! Allora, a modo suo, ha pensato che avrebbe potuto imboccare qualsiasi strada, tanto tutte lo avrebbero condotto a Roma, a Via delle Botteghe Oscure, alla casa del Signore in terra, nella sede del PD. E il Signore del PD non è tanto magnanimo e tollerante come me. Quello vuole che i compiti a casa vengano svolti correttamente e nel rigoroso rispetto delle linee da lui imposte. Tu avrai saputo certamente che negli ultimi mesi non corre buon sangue tra la nuova e la vecchia guardia del PD, alla quale fa riferimento il Primo Cittadino aquilano. Da notizie di corridoio, sembrerebbe che non sia stato Renzi ad essere rimandato a ottobre. È quasi certo, se non addirittura certissimo, che il pacchetto delle richieste di Don Chisciotte sia stato giudicato “non valutabile”, soprattutto per le iperboliche proposte. Pertanto, il “pacchetto” è stato restituito al mittente, con invito, dopo aver frequentato un idoneo corso di recupero, a ripresentare l’elaborato nel corso degli esami di riparazione. Per evitare brutte figure raccomanda al tuo amico “compagno” di scuola di ricordare quello che diceva il saggio Fedro a proposito delle bugie. Per comodità, te lo trascrivo: “[i]Solent mendaces luere poenas malefici[/i]”, ovvero “I bugiardi sogliono essere castigati dal loro stesso vizio”.
Signore,
non so se posso approfittare della Vostra pazienza. Personalmente ho un grandissimo problema da risolvere. La ricostruzione, o meglio la sistemazione, di quella mia modesta casetta in pieno centro storico. L’Hidalgo dice che in cinque anni torneremo tutti a casa. Il Governo parla di tempi lunghi, almeno un trentennio. Aielli, il Commissario, ha abbandonato l’arena perché Don Chisciotte, con la sua lancia, lo punzecchiava da tutte le parti e per qualsivoglia motivo. Non si vede neppure una pallida ripresa economica. Secondo Voi, prima della Vostra chiamata, mi sarà consentito varcare la soglia di casa mia?
Mia devota vedova,
abbi pazienza. Non perderti d’animo. Non essere sempre pessimista. Qualche volta prova a pensare positivo, ti potrebbe anche aiutare. Vedi, ad esempio, il comportamento del primo cittadino che anche tu hai votato. Lui è uno che si sa riciclare. Si sa adattare ai tempi e alle circostanze. È camaleontico. Per questo motivo aveva cercato di far decollare l’aeroporto, non gli aerei, e sai perché? Perché l’aeroporto è dotato delle famose manichette a vento che, in mancanza degli aerei, servono a Don Chisciotte per vedere dove soffia il vento, in maniera da non sbagliare direzione per poter approdare nei siti più idonei della politica nazionale. Infatti, prima del terremoto era attratto da una corrente minoritaria del PD. Nel periodo post sisma addirittura cambiò rotta, ponendosi sulla scia del Cavaliere a caccia di notorietà e di evidenza sulle prime pagine dei giornali e delle televisioni. Poi, richiamato di brutto dai componenti della maggioranza locale, rinnegò l’esistenza della stella di FI, precipitando nei bassi fondi della dimenticanza. Poi, cercò di rifarsi con la riconsegna del pannolone tricolore a Napolitano, ma questi si ritenne offeso per l’affronto, lo ignorò totalmente, restituendo al mittente il contenuto del pacco e la lettera di accompagnamento. Arrivò Monti e si appellò alla scienza. Per la verità non ho capito a quale scienza potesse fare riferimento. Finalmente arrivò Enrico e, sicuramente, l’avrà “Letta” la lettera delle sue richieste. Ma, Letta non l’ha letta, perché non l’ha mai avuta e, poi, quando l’ha “letta”, non ha potuto neppure prenderla in considerazione. Conteneva la richiesta per l’esecuzione di opere faraoniche con impegni di spesa stratosferici. Infine, è arrivato il “rottamatore”, al cui carro avrebbe voluto legarsi anche Don Chisciotte. I cavalli di razza “renziana” sono dei puro sangue molto veloci e il ronzino dell’Hidalgo non è riuscito a tenere il passo e, perciò, è rimasto solo in attesa di sostenere gli esami di riparazione. Lo hanno anche accusato di aver trascurato la ripresa delle attività commerciali in centro storico e il decollo dell’economia locale. Ma, di grazia, se gli aerei non possono neppure decollare per mancanza dell’area di sicurezza ad una delle testate della pista, come si può pensare al decollo dell’economia. Non è colpa del Sindaco. E, poi, non sparate sempre addosso al povero Don Chisciotte. Non è vero che non ha pensato alla rivitalizzazione del centro storico. Anzi, con molta lungimiranza, ha pensato di concedere spazio e autorizzazioni a quelle attività commerciali capaci di realizzare subito affari e che abbiano durata illimitata, senza neppure incorrere nei cicli di alta e bassa redditività e con una nutrita clientela della politica sessuale marsicana.
Signore,
se volete scherzare, fatelo pure. Io starò al gioco. Se state dicendo sul serio, provate ad illuminarmi, perché non riesco a capire dove vogliate andare a parare, visto che il primo cittadino si è riempito la bocca di rivitalizzazione del centro storico proprio attraverso l’insediamento di vecchie e nuove attività commerciali. Fino a questo momento, però, non si è visto “nulla”, assolutamente “nulla”.
Mia cara Signora,
impregnata di rabbia e sfiducia, non senti e non riesci a vedere quello che ti accade intorno. L’Hidalgo non è uno qualunque. Quasi sempre, ha l’asso nella manica. Infatti, a differenza di quanto non ha fatto per l’aeroporto, ha effettuato una approfondita analisi di mercato e ha accertato che la filiera più produttiva, quella che non conosce crisi, che non viene sfiorata neppure dalla globalizzazione, è rappresentata, solo ed unicamente, dal “sesso”. {{*ExtraImg_218089_ArtImgRight_300x187_}}Perciò, senza perdere tempo, ha autorizzato l’apertura di un sexy shop. Ti chiederai perché? Ti fornisco subito la spiegazione che ha indotto Don Chisciotte a questa scelta. Essa produce reddito e occupazione e genera, tra l’altro, un fiorente indotto, soprattutto perché sono attività esentasse. Infatti, chi fa sesso non paga tasse, però, arricchendosi, spende e genera ricchezza e occupazione. Adesso voglio proprio vedere come farai a dire che il primo cittadino non pensa a nulla. Ci pensa e come. Ci pensa anche bene.
Signore mio,
quando un uomo pensa di essere arrivato all’apice e non ascolta le lamentele, le osservazioni e i consigli del popolo, facendosi scudo dei falsi moralismi, pensa di aver conquistato il dominio della situazione. Purtroppo, non è così. Proprio Voi, qualche tempo fa, mi avete ricordato un vecchio detto del saggio Seneca a proposito di dominio. Una frase molto aderente alla circostanza: “[i]Ubi non est pudor, nec cura iuris, sanctitas, pietas, fides, instabile regnum est[/i]”. Nella lingua terrena si può leggere così: “Quando manca il pudore, né si tien conto del diritto, dell’onestà, della pietà né della fede, quel dominio non può durare”. Se poi dovesse durare? Nella incertezza, Signore, è meglio che richiamate a Voi la mia povera anima, rimasta senza casa, che dovrebbe essere sistemata congiuntamente all’intero centro storico con i proventi del “sesso”. Può anche darsi che si avveri questo sogno. Non si sa mai. E così sia.