
Un militare del corpo speciale si arrampica a mani nude sulle pareti lisce del Forte spagnolo cinquecentesco con la tecnica del [i]free climbing[/i]; altri si calano con le corde dal tetto del bastione e da un elicottero, con un atterraggio spettacolare di un paracadutista nel fossato. Un emozionante blitz per liberare un ostaggio, quello simulato oggi in esercitazione dai poliziotti del Nucleo operativo centrale di sicurezza (Nocs) che hanno preso d’assalto la struttura fortificata, costruita durante la dominazione spagnola tra 1534 e 1567 e alla fine mai utilizzata per scopi militari, resa in larga parte inagibile dal terremoto del 6 aprile 2009.
In occasione della ricorrenza di San Michele Arcangelo, patrono della Polizia, davanti a un centinaio di studenti delle scuole primarie aquilane assiepati oltre il fossato, circa 20 uomini hanno simulato la liberazione di un ostaggio, con un’incursione nella parte non interessata dai lavori di ricostruzione, attraverso una delle finestre più difficili da raggiungere.
A presiedere l’esercitazione il comandante dei Nocs, Andrea Mainardi. «Oggi – ha detto Mainardi – abbiamo avuto la fortuna di operare in un contesto affascinante e impegnativo come il Castello cinquecentesco. Abbiamo inteso dimostrare le capacità dei nostri uomini nel contrastare la minaccia rappresentata dal terrorismo e dalla criminalità organizzata».
«È stato un bel modo di festeggiare San Michele Arcangelo – ha commentato il questore dell’Aquila, Vittorio Rizzi – il castello si prestava del resto ottimamente all’esercitazione, vista la difficoltà di accesso. Ed è stato anche un atto di attenzione della Polizia di Stato per L’Aquila e per il buon esito della sua ricostruzione».