Atto nullo/ Null&Void, il terremoto si combatte con l’arte

30 settembre 2014 | 14:36
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Atto nullo/ Null&Void, il terremoto si combatte con l’arte

Con la presentazione del catalogo, a cura di Domenico Spinosa, all’Aquila il prossimo 30 settembre alle ore 18.00 si chiude anche la mostra di Andrea Panarelli ATTO NULLO/NULL&VOID inaugurata lo scorso 21 agosto presso un appartamento della periferia cittadina in località Vetoio.

{{*ExtraImg_218139_ArtImgCenter_373x500_}}Una nuova ricerca per l’artista aquilano che mutuando il titolo dalla terminologia giurisprudenziale ha voluto riflettere su questi cinque anni post sisma per L’Aquila e la sua comunità. Si deve a questo il successo di pubblico che la mostra ha avuto nelle tre sedi espositive in cui si è articolata, due a L’Aquila in un appartamento periferico e a Palazzo Cappa a Piazza Santa Maria Paganica e una a Città Sant`Angelo Museolaboratorio ex Manifattura Tabacchi; un boom di visitatori si e registrato proprio nella sede del centro storico all’Aquila, che ha chiuso il 31 agosto scorso, dove ha suscitato grande interesse la riflessione dell`artista sulla situazione della comunità aquilana a cinque anni dal sisma.

Per questo il catalogo, edizioni Eco s.r.l., al termine di un vero e proprio esperimento, ripercorre un cammino che l’artista aquilano ha voluto tracciare intorno alla sua personale riflessione sul terremoto del 2009. Così seguendo le varie tappe dell’esperienza espositiva di Atto Nullo / Null & Void, che ha avuto il coordinamento di Enzo De Leonibus, il volume provocatoriamente ci costringe alla presa d’atto con un evento tanto sconvolgente per le persone e la comunità intera; attraverso le immagini di Ela Bialkowska entriamo subito nell’appartamento della periferia dell’Aquila, dove la mostra resterà aperta fino al 30 settembre quando verrà presentato il catalogo, in quel non luogo che suo malgrado è diventato la città viva e pulsante, per aprire un dialogo con la generazione di aquilani che hanno vissuto il sisma del 2009 ma non hanno ricordi dei luoghi prima di quell’evento; una generazione di persone che non sta imparando a respirare bellezza perché non ha avuto la possibilità di vivere e crescere nel centro storico della propria città, di fatto ancora oggi da ricostruire per la gran parte della sua estensione, mentre la vita si muove e prende coscienza in una sorta di limbo che è, appunto, la ricollocazione dell’Aquila post sisma. La mostra e ora anche il catalogo induce così a confrontarsi con una situazione surreale che coinvolge, però, tutti gli aquilani e il loro futuro, per questo al centro di una vera e propria galleria di ritratti di bambini in bianco e nero c’è anche un leggio dove poter sfogliare foto e lasciare riflessioni e pensieri; uscendo poi si può “giocare” ad una sorta di monopoli dove ognuno può ricostruire la sua personale Aquila. Non tutto è perduto quindi se c’è la voglia di immaginare un possibile futuro.

Ma il confronto con la città ferita e in molte sue zone ancora puntellata e abbandonata, si è costretti a farlo nella seconda sede espositiva di Atto Nullo/Null & Void. A Città Sant’Angelo, fino al 9 Ottobre, giorno della presentazione del catalogo alle ore 18.30, nella ex Manifattura Tabacchi Andrea Panarelli ha ricostruito uno scenario molto comune oggi nelle vie medievali dell’Aquila: un puntellamento, un’opera provvisionale come tante, troppe, se ne vedono ancora: quasi una presa d’atto che lo scenario per questa città sarà ancora questo, per molto tempo. Ma anche una voluta e spregiudicata azione che costringe ad aprire gli occhi su una situazione così tanto disperata ancora oggi, ancora senza un futuro prossimo a più di cinque anni di distanza da una notte di inizio aprile. Panarelli poi ripropone anche qui il gioco, lo stesso che si trova nella prima sede della mostra, la provocazione a partecipare alla rinascita dell’Aquila, porta a riflettere su un futuro ancora possibile anche se tutto da fare, magari concedendosi un attimo in più di riflessione

Il catalogo ci racconta anche la terza ed ultima tappa di questa mostra – installazione chiusa il 31 agosto scorso, ancora L’Aquila, ma questa volta nel centro storico e in uno dei suoi gioielli rinascimentali da poco restaurato e riabitato: Palazzo Cappa Camponeschi nel quarto di Santa Maria Paganica. Qui, nel cortile, un tappeto nero ha voluto ricordare il lutto che ogni aquilano porta e porterà per sempre con se.

“Atto Nullo / Null & Void di Andrea Panarelli – scrive Domenico Spinosa nella presentazione in catalogo – intende proporre un itinerario poetico che si snoda in luoghi e tempi diversi, così come diversi risultano i luoghi e i tempi che compongono le nostre vite, concedendoci occasioni per provare a diventare persone. Rivolgendo partecipata attenzione alle tragiche , note vicende aquilane, il percorso immaginato da Panarelli, conducendoci al di là della mera contingenza di cui sono fatte le cose, ci invita ad interrogarci sul rapporto tra generazioni, su quale sarà la memoria futura, sui chiaroscuri del presente ancora ebbro del suo recente passato. E così il soggetto di tutta questa esperienza diviene, ancora una volta, la tenuta del nostro sentire di fronte, non solo, all’apparente inatteso, ma anche a quelle tante volte che “non c’era tempo e valeva la pena perderci un secolo in più”.

Atto Nullo/Null&voi di Andrea Panarelli ha ricevuto il sostegno dell’Istituto di Cultura Svizzera in Italia perché si inserisce nell’ambito di un progetto di studi e ricerche che l’istituto sta conducendo sul territorio aquilano del post terremoto. E’ sponsorizzata da Edilfrair Costruzioni Generali Spa, con la collaborazione di Museolaboratorio Ex Manifattura Tabacchi, Associazione Soma, con gli sponsor tecnici Beccafico Drink Store e B&B Palazzo Cappa.