Consiglio Abruzzo, «Il ticket non è un problema»

30 settembre 2014 | 14:49
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Consiglio Abruzzo, «Il ticket non è un problema»

Il Consiglio regionale, presieduto dal Presidente Giuseppe Di Pangrazio e riunito in seduta straordinaria, ha approvato al termine dei lavori una risoluzione che impegna il Presidente della Giunta regionale, l’Assessore al Bilancio e alla Sanità e l’intera Giunta regionale: ad assumere quale prioritario vincolo di bilancio la copertura della quota di prestazioni riabilitative sottoposte a compartecipazione garantendo anzitutto le fasce di reddito più basse; a procedere a una rigorosa ricostruzione della verità di bilancio al fine di individuare risorse certe attraverso la ricognizione di tutte le situazioni debitorie e potenzialmente debitorie dirette e indirette, ovvero afferenti ad Enti regionali e società partecipate; a dare comunicazione alla Corte dei Conti delle risultanze riscontrate e delle condotte assunte, anche in ordine alla modalità di partecipazione e di approvazione dei bilanci di Enti regionali e società partecipate; a porre in essere ogni utile atto per accelerare l’uscita dalla condizione di commissariamento della sanità, recuperando autonomia decisionale e programmatoria.

«A differenza di quanto accaduto in passato – si legge nel documento – in meno di cento giorni, il governo regionale, grazie all’azione dell’Assessore al Bilancio e Sanità, ha individuato le risorse necessarie per far fronte alla quota di compartecipazione, tale da garantire la gratuita delle prestazioni riabilitative per le fasce di reddito più basse e rendendo possibile la contribuzione diretta ai Comuni. Queste risorse derivano da fondi di bilancio, in quanto le prestazioni riabilitative non possono gravare sulle spese sanitarie, perché altrimenti si determinerebbe distrazione dei fondi della sanità. L’attuale bilancio, approvato dalla precedente amministrazione regionale, pur a fronte dell’obbligo della compartecipazione, non aveva individuato colpevolmente alcuna risorsa da destinare ai Comuni, lasciando di fatto soli i disabili e le loro famiglie rispetto all’obbligo di compartecipazione. Per questa ragione si è resa necessaria una urgente variazione di bilancio».