
di Lorenzo di Cola
ATLETICO MADRID
MOYÀ 6: si scrive Moyà ma si legge Meuer, usando una pronuncia alla Pierluigi Pardo. NOIA’!
JUANFRAN 6.5: l’unica nota positiva della serata è l’assist per Arda Turan. Non riesce neanche ad allacciarsi gli scarpini. ANALFABETA
GODÌN 6.5: la vista di Buffon, Bonucci, Chiellini e Caceres gli fa riaffiorare i ricordi Italia-Uruguay del Mondiale in Brasile e cerca senza successo di lasciare il “segno”. SUAREZ
MIRANDA 6.5: in partite come questa, fa tesoro degli anni di terza categoria e randella senza alcuna pietà. TRACTOR
ANSALDI 6: eredita la fascia sinistra di Felipe Luiz come Benitez ha ereditato la panchina di Mourinho all’Inter. INDEGNO
ARDA TURAN 6.5: mix perfetto di classe ed ignoranza, l’ultima volta che ha tagliato la barba aveva 15 anni. BARBA TURAN – dal min. 88 SIQUEIRA sv
KOKE 5.5: Simeone gli affida le chiavi del centrocampo ma nell’intervallo se ne pente e lo manda a fare il portaborracce. DECLASSATO
TIAGO 6: la presenza della Juve lo manda in tilt e fa riemergere la lentezza cui ci aveva abituati quando militava in Serie A. TIAGO MOTTA
SAÚL NÍGUEZ 5: il miglior venditore ambulante di paella di Madrid ci prova con tutti i giocatori della Juve ma non porta a casa la pagnotta. CILECCA – dal min. 53 GRIEZMANN 6: scende in campo scuro in volto ed incute un certo terrore a tutti i presenti al Calderòn. UOMO GRIGIO
MANDZUKIĆ 5.5: convinto di affrontare il Napoli, gioca con una maschera nera per confondere gli avversari. PULCINELLA – dal min. 83 M. SUAREZ: Simeone lo lascia a digiuno per tre giorni e lo manda in campo alla ricerca della spalla di Chiellini. CANNIBALE
RAÚL GARCÍA 6: il nipote dell’allenatore della Roma sogna di diventare un giorno il giocatore ad aver segnato più goal in Champions League. RAÚL
JUVENTUS
BUFFON 6: il segno della croce prima della partita è coerente come le promesse dei politici in piena campagna elettorale. BUFFONE
CACERES 6: l’Atletico spinge poco dalla sua parte, basta guardarlo in volto per capire perché. SGORBIO – dal min. 77 PEREIRA sv.
BONUCCI 6: punta la casa natale sulla sua ammonizione per una gomitata al decimo minuto; il cartellino giallo, però, arriva al dodicesimo. PECCATO
CHIELLINI 6: gioca tutta la partita in tranquillità ma, quando vede arrivare Suarez a pochi minuti dalla fine, corre in panchina per prendere l’armatura. CHIEDO SCUDO
LICHTSTEINER 5.5: dopo l’ottimo inizio di stagione, le troppe birre bevute in cantiere iniziano a farsi sentire. MURATORE – dal min. 88 GIOVINCO sv.
VIDAL 5.5: sottotono anche il cileno, si vede soltanto sotto la doccia quando i giocatori devono insaponarsi i capelli. SHAMPOO – dal min. 82 MORATA sv.
MARCHISIO 6: scende in campo spadroneggiante ma dopo aver visto Arda Turan in volto si nasconde dietro Chiellini. DESAPARECIDO
POGBA 6: per una volta non gioca ai suoi livelli e, per larghi tratti della partita, sembra un giocatore titolare della Lazio. OPTÌ POBÀ
EVRA 6: lo scarto dello United difende come il collega Vidic da quando indossa la maglia dell’Inter. COLABRODO
LLORENTE 5.5: tornato nella sua amata Spagna, scende in campo con la determinazione di un bambino durante il primo di giorno di scuola. PIANGENTE
TEVEZ 6: l’esultanza preparata per stasera rimarrà ignota al grande pubblico, aspettiamoci qualcosa di apocalittico contro la Roma. FUERTE APACHE
«Sono dei fabbri, sono dei picchiatori che non ti lasciano giocare!», Paolo Rossi sui giocatori dell’Atletico Madrid
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