Nonno raccontami una storia . . .

2 ottobre 2014 | 08:50
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Nonno raccontami una storia . . .

di Alba Rosa*

I suoi occhi guardavano a ponente, tanti soli avevano visto tramontare, schiariva la voce, sospirava profondamente, iniziava il suo narrato.

Lo ammiravo: occhi lucidi spargevano polvere di stelle.

La vaniglia dei biscotti ancora caldi riempiva la cucina.
Accanto al focolare, scintille danzavano nell’aria tra gli alari.

Diventava un alchimista il nonno: trasformava in oro il filo dei ricordi, in parole i fatti della gioventù.

Il passato affiorava limpido, decantata sul fondo la tristezza, emergeva la vita, se fosse quella vissuta o solo ricordata, non aveva importanza . . .

Lui, vecchio, raccontava e tornava giovane, io, bambino, ascoltavo e diventavo grande, per magia.

La sua voce carezzevole era melodia, diceva di profumi . . . io li sentivo, diceva di colori . . . io li vedevo, diceva di paura . . . io tremavo . . .

Componeva e ricomponeva azioni del passato, senza continuità nelle sequenze, fotogrammi in controluce, dove mi incontravo, mi sperimentavo, mi creavo attore su un palco di memoria.

Procedevano senza incontrarsi il tempo e la memoria . . .

Percorrevo dolori, gioie, dialogavo con me in lui, nello spazio vivo del ricordo: si aprivano strade non ancora tracciate, vie non ancora percorse, dove l’anima, solo oggi, si ritrova . . . immortale . . . e . . . il nonno . . . raccontava . . .

*lettrice

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