Snam, D’Alfonso paladino della Valle Peligna

2 ottobre 2014 | 11:18
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Snam, D’Alfonso paladino della Valle Peligna

«Di fronte alla ennesima riproposizione delle ormai stantie tesi della Snam e alla chiusura per ogni soluzione alternativa, bene ha fatto la Regione Abruzzo a battere i pugni e a far saltare il finto “tavolo” del Vice Ministro Claudio De Vincenti», così si esprimono in una nota i Comitati cittadini per l’ambiente a seguito degli ultimi accadimenti.

«Nell’incontro del primo ottobre al Ministero dello Sviluppo Economico la Regione si è presentata al gran completo: il Presidente Luciano D’Alfonso, il Vice Presidente Giovanni Lolli, l’Assessore all’Ambiente Mario Mazzocca e un funzionario regionale. Presente anche il Sindaco di Sulmona Peppino Ranalli, che aveva protestato per l’esclusione ed era stato invitato all’ultimo momento».

«In apertura del “tavolo” – continuano – è andato in onda un film già visto: la Snam e De Vincenti, in simbiosi, hanno subito chiuso le porte ad ogni approfondimento circa localizzazioni alternative sia alla centrale di compressione che al metanodotto: per il Governo e la multinazionale del gas la soluzione “ottimale” resta quella di Case Pente. Quando il sito prescelto è stato descritto come una sorta di periferia circondata da anonime montagne, il Presidente D’Alfonso è insorto ricordando che la Valle Peligna non può essere dipinta come una landa desolata ma che, al contrario, è un’area di grande valenza ambientale, paesaggistica, storica e culturale e la Regione non può permettere che essa venga deturpata e compromessa dalla centrale di compressione perché su questo comprensorio la Regione intende investire con progetti di valorizzazione della sua vocazione naturale che confliggono totalmente con gli impianti che la Snam vuole imporre al nostro territorio. Non è possibile che mentre da un lato ci si impegna a costruire un futuro per questa Valle – ha aggiunto D’Alfonso – dall’altro che c’è chi fa di tutto per demolirlo».

«I toni forti usati dal Presidente D’Alfonso hanno acceso uno scontro durissimo con il Vice Ministro De Vincenti che, anche questa volta, non ha perso l’occasione per schierarsi acriticamente dalla parte della Snam, sposandone le tesi e divenendone di fatto il megafono. Vista l’inutilità di un simile “tavolo”, l’intera delegazione regionale ha abbandonato la riunione. E’ evidente che non ha alcun senso un “tavolo” su cui pesa la scure della Conferenza di Servizi che resta convocata per l’8 ottobre».

«La posizione della Regione Abruzzo – si legge ancora – e del Comune di Sulmona, che come comitati condividiamo pienamente, resta quella dell’annullamento della Conferenza di Servizi quale condizione imprescindibile per la ripresa di un confronto vero, che è tale solo se davanti c’è una prospettiva di lavoro di diversi mesi e non di pochi giorni per la individuazione di soluzioni alternative.

Procedere in totale subalternità ai “desiderata” della Snam, significa tradire le basi stesse della nostra democrazia che ha la sua legittimazione non in un potere cieco e arrogante, ma nelle Istituzioni liberamente elette dai cittadini le quali ripetutamente hanno espresso il loro motivato diniego al devastante e pericoloso progetto della Snam», così concludono i comitati.