
di Marcello Spimpolo
Buona la prima.
No, non siamo impazziti, nonostante il 43 a 17 la partita che ha segnato il ritorno dell’Aquila Rugby nel massimo campionato di rugby nazionale ha visto i giocatori neroverdi uscire a testa alta dal campo con la consapevolezza che in Eccellenza ci possono stare, e non per fare gli sparring partner.
Certo, come ci ha dichiarato il nuovo capitano Simon Picone : «C’è ancora molto lavoro da fare nei punti d’incontro, in touche ed in mischia» ma la partita di oggi, giocata a viso aperto contro i Campioni d’Italia ha dimostrato la giusta attitudine mentale da parte dei ragazzi di coach Di Marco.
«L’aver incontrato alla prima la squadra più forte- ha proseguito Picone- non è stato negativo, perchè ci ha permesso di testare le nostre reali potenzialità. Non era certo quella di oggi la partita da vincere, ma dovremo essere bravi a far tesoro degli errori commessi per andarci a prendere la vittoria già alla prossima partita con la Lazio».
Certo che di errori L’Aquila ne ha commessi.
Troppa frenesia all’inizio dell’incontro, dovuta probabilmente alla voglia di giocare e mettersi in mostra da parte dei neroverdi, non ha fatto avere la giusta lucidità in diverse situazioni di gioco.
In particolare, sono sembrate affrettate alcune decisioni quando invece di giocare la palla sempre e comunque in occasione di ripetuti calci di punizione a favore, ci si sarebbe potuto «accontentare» di cercare la via dei pali per mettere punti nel carniere.
«Ci siamo battuti e impegnati moltissimo – ha dichiarato l’allenatore Massimo Di Marco – abbiamo fatto delle cose buone, ma abbiamo anche regalato punti a una squadra esperta e forte come il Calvisano, che non perdona gli errori».
«La squadra ha ampi margini di miglioramento, sono molto contento per l’atteggiamento in campo – continua il coach – è solo la prima partita, per di più contro i favoriti del campionato. Possiamo migliorare e fare bene».
Da parte nostra aggiungiamo che non abbiamo ben compresa la scelta di partire con una prima linea abbastanza inedita che ha sofferto per tutto il primo tempo la forza e l’esperienza di vecchie volpi come Costanzo e Ferraro.
E così per tutta la prima frazione le fonti di gioco, mischia e touche, sono state saldamente nelle mani dei gialloneri di Guidi.
Nel secondo tempo la musica è cambiata.
Con l’ingresso di Milani, Brandolini e Cocchiaro la sfida dei primi 8 uomini si è riequilibrata, L’Aquila ha iniziato a vincere touche e mischie chiuse e, dal gran lavoro della mischia è arrivata anche una meta tecnica che ha fatto seguito a quella realizzata su intercetto da Lofrese, mio personalissimo man of the match, dieci minuti prima.
E’ chiaro che aver regalato (in termini di punteggio 29 a 0 ) tutto il primo tempo non hai poi permesso all’Aquila di chiudere il gap con i campioni d’Italia, ma ha fatto uscire gli atleti neroverdi con le consapevolezze sul loro valore di cui abbiamo parlato all’inizio e fra gli applausi del ritornato numeroso pubblico sugli spalti.
{{*ExtraImg_218698_ArtImgCenter_500x334_}}Attendiamo quindi fiduciosi la prova in trasferta che attende gli aquilani nel prossimo turno, quando saranno ospiti dei biancocelesti della Lazio.
A margine della partita, omaggi per Maurizio Zaffiri, bandiera neroverde che oggi ha dato l’addio al rugby giocato.
Zaffiri esordì in Serie A proprio in una gara tra L’Aquila e Calvisano (1996), quel Calvisano che in seguito rappresenterà una parte importante della sua carriera rugbystica.
Nel 2003 passò a Parma nelle file dell’Overmach e poi nei gialloneri, dove resterà fino al 2009. Con i bresciani Zappò ha vinto due titoli italiani e una Coppa Italia. Nel 2009 torna all’Aquila, che non lascerà fino alla promozione della scorsa primavera. Un altro trofeo alzato al cielo per capitan Zaffiri, 14 caps nella nazionale italiana e ora preparatore atletico dei neroverdi.
{{*ExtraImg_218697_ArtImgCenter_500x334_}}Prima della partita Zaffiri è stato omaggiato di tre delle “sue” maglie: quella del CUS L’Aquila, quella dell’Aquila Rugby e quella del Calvisano.
Inoltre, tra il primo e il secondo tempo sono entrati in campo per un mini match le selezioni under 12 della Polisportiva L’Aquila Rugby e del Cus L’Aquila, società con cui Zaffiri ha iniziato la sua carriera.
L’AQUILA RUGBY CLUB v CAMMI CALVISANO 17-43 (0-29)
Marcatori: p.t. 14′ m. De Jager tr. Seymour; 20′ cp. Seymour; 26′ m. Zdrilich nt; 32′ m. Steyn tr. Seymour; 38′ m. Zdrilich tr. Seymour; s.t. 1′ c.p. Forte; 14′ m. Castello tr. Seymour; 16′ m. Lofrese tr. Forte; 29′ m. tecnica tr. Forte; 40′ m. Steyn tr. Seymour.
L’AQUILA RUGBY CLUB: Santillo, Palmisano, Mattoccia, Forte, Ciofani, Matzeu (24′ st Erbolini), Picone (20 st’ Leone), Ceccarelli (30′ st Speranza), Lofrese (37′ Flammini), Catelan (16′ st Di Cicco), Cialone, Flammini (5′ st Boccardo), Iovenitti (1′ st Brandolini), Fagnani (1′ st Cocchiaro), Subrizi (1′ st Milani). All. Di Marco
CAMMI CALVISANO: Rokobaro (12′ st Bergamo), Di Giulio (18′ st Susio), Chiesa, Castello, De Jager, Seymour, Ambrosio (1′ st Violi), Steyn, Zdrilich, Belardo (7′ st Salvetti), Kalou (16′ st Cavalieri), Andreotti, Costanzo (7′ st Biancotti), Ferraro (7′ st Morelli), Scarsini (7′ st 18 Panico). All. Guidi
Arb: Charabas (Francia)
Cartellini: 24′ pt giallo Catelan (L’Aquila)
Man of the match: Zdrilich (Calvisano)
Calciatori: Seymour (Calvisano) 6/7; Forte (L’Aquila) 3/3.
Note: giornata mite, terreno in buone condizioni. Spettatori 800 ca.
Punti conquistati in classifica: Cammi Calvisano 5; L’Aquila Rugby Club 0.