
di Claudia Giannone
Cambio di panchina per i rossoblù e arriva la prima vittoria stagionale. Nel “Derby del Gran Sasso” è L’Aquila ad imporsi per 1-0 sui cugini teramani, acerrimi nemici in un incontro da sempre molto sentito.
Dopo un travaglio iniziato contro l’ormai lontano Gubbio e durato per più di un mese, il team da poco affidato a Nunzio Zavettieri è riuscito a sbloccarsi: chi può sapere come sarebbe andata, se la società avesse deciso di aspettare ancora un turno, prima di esonerare l’ormai storico Pagliari.
Tante le voci a riguardo, molto contrastanti tra loro, ma un dato di fatto quando arriva il fischio finale: L’Aquila ha dimostrato di essere presente, contro un’avversaria che, a capo della classifica, aveva dato forti segnali riguardo le proprie capacità.
Prima frazione di gioco combattuta perlopiù a metà campo, ma il predominio appartiene ai rossoblù: buone le prestazioni di Mancini e Pacilli, che gestiscono il gioco e riescono in molte occasioni a mantenere il possesso. Nessuna delle due squadre, però, riesci ad imporsi fino ad arrivare alla porta avversaria.
Poche le possibilità davvero significative, nulla da annotare per quanto riguarda le azioni da goal. Una fetta di partita utilizzata più che altro per sondare il terreno e studiare il gioco delle due compagini. È nella ripresa che la situazione si riscalda notevolmente.
Secondo tempo che inizia con un ottimo calcio di punizione da parte dei padroni di casa: Di Paolantonio calcia dalla distanza, ma riesce solo a sfiorare la traversa. Risponde L’Aquila al 4′ minuto, dapprima con il tentativo di Sandomenico che viene respinto da Tonti in volo, successivamente con Perna che su calcio d’angolo colpisce di testa, ma vede il pallone innalzarsi di poco sopra il legno.
Lo shock per gli ospiti arriva al 14′ minuto: l’arbitro estrae il cartellino giallo ai danni di Mancini per un fallo di mano, ma il giocatore, già ammonito per proteste nel corso del primo tempo, viene mandato negli spogliatoi prima del tempo. L’Aquila resta in dieci giocatori.
Il Teramo attacca ancora al 20′ con Di Paolantonio, che riceve un cross perfetto al limite e calcia con forza, ma Zandrini si oppone ancora una volta.
Il derby, però, è destinato a sbloccarsi: è al 32′ minuto che Sandomenico, avviandosi verso la porta difesa da Tonti, calcia potentemente con un diagonale perfetto che si insacca dalla parte opposta della porta. Nulla può l’estremo difensore avversario: il pubblico aquilano può festeggiare il vantaggio.
Continua il cambio di fronte fino al fischio finale, che decreta la vittoria degli ospiti su un campo davvero ostico. Ora ci sarà da lavorare, ma con uno spirito totalmente rinnovato: contro la Lucchese, umiltà e voglia di ricominciare un nuovo campionato.
TERAMO: Tonti, Scipioni, Perrotta, Cenciarelli, Diakite, Speranza, Fiore (38′ pt Petrella), Lulli (28′ st D’Egidio), Bonaiuto (37′ st Caidi), Lapadula, Di Paolantonio. A disp.: Serraiocco, Masullo, Amadio, Pigini. All. Vincenzo Vivarini.
L’AQUILA CALCIO: Zandrini, Scrugli (29′ st Di Mercurio), Pedrelli, Corapi (21′ st Zappacosta), Maccarrone, Zaffagnini, Pacilli, Mancini, Perna, Del Pinto, Sandomenico (34′ st Ceccarelli). A disp.: Cacchioli, Rea, Di Mercurio, Zappacosta, De Francesco, Ceccarelli, Balsas. All. Nunzio Zavettieri.
ARBITRO: Giovani (Grosseto).
ASSISTENTI: Viola (Bari), Lacalamita (Bari).
AMMONITI: Mancini, Perrotta, Del Pinto, Zandrini.
ESPULSI: 14′ st Mancini per doppia ammonizione.
RECUPERO: 1′ pt, 4′ st.