L’Aquila fra balconi sigillati e furbetti stanati

7 ottobre 2014 | 20:51
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L’Aquila fra balconi sigillati e furbetti stanati

«Ben vengano gli aiuti per stanare i furbetti, se ci segnalano con contezza i casi irregolari ringraziamo convintamente, aspettiamo che ci consegnino i nominativi e poi partiranno i controlli». Così l’assessore all’assistenza alla popolazione del Comune dell’Aquila, Fabio Pelini, sui casi di affitti fittizi che sarebbero emersi nel corso della maxi operazione per l’apposizione di sigilli a 800 balconi in legno del Progetto Case, seguita al crollo di un balcone in legno a Cese di Preturo per difetti di costruzione e materiale scadente.

Oggi, secondo giorno dell’operazione, sono stati messi i sigilli a oltre 400 balconi.

«Non siamo in grado di controllare 6mila alloggi che abbiamo ereditato dopo il terremoto – spiega ancora Pelini – quindi siamo ben lieti se ci sono segnalazioni finalizzate a garantire condizioni di legalità di un bene pubblico che per noi è sacro».

Secondo fonti interne al Corpo Forestale, il lavoro di apposizione dei sigilli terminerà con due giorni di anticipo sui tempi previsti. La speditezza delle operazioni, come sottolinea la Forestale, è anche dovuto alla collaborazione delle persone.

Dopo Cese di Preturo e Arischia, domani verrà completato Collebrincioni e Coppito, poi si passerà a Sassa. Sul caso del crollo del balcone in legno è stata aperta un’inchiesta, per ora contro ignoti, che ha portato il gip del tribunale dell’Aquila a emettere il provvedimento dei sigilli per questioni di sicurezza e per conservare la prova.