Cartiera Burgo, spiraglio amaro

8 ottobre 2014 | 19:46
Share0
Cartiera Burgo, spiraglio amaro

E’ appena terminato l’incontro al Mise con i vertici aziendali della Cartiera Burgo. «Un incontro difficile», ha commentato il presidente del Consiglio comunale di Avezzano Domenico Di Berardino. «Dobbiamo salvaguardare il sito produttivo di Avezzano e mantenerlo in vita con il duro impegno di ogni protagonista di questa tragica vicenda», ha aggiunto.

L’amministratore delegato Paolo Mattei, seppur esortato dal ministro stesso, ha proposto la riattivazione temporanea e parziale del solo reparto ‘Allestimento’ per lo smaltimento dei prodotti ancora in magazzino. Tutti i rappresentanti istituzionali e i sindacati hanno chiesto di riavviare la produzione, ma ogni decisione è stata rimandata al prossimo incontro, previsto per gli inzi di novembre.

LA PROPOSTA DELLA BURGO – Una proposta in quattro punti è stata presentata dai rappresentanti della Burgo nel corso della riunione al ministero dello Sviluppo economico per la vertenza legata alla chiusura dello stabilimento Burgo di Avezzano. Per il sito industriale marsicano l’amministratore delegato Burgo, Paolo Mattei, ha proposto: la riattivazione delle due linee di taglio della carta allo stato depositata nel magazzino dello stabilimento stesso; la fornitura dei dati economici e contabili dello stabilimento; il monitoraggio entro la fine del mese della parziale ripresa produttiva e, infine, l’anticipo del trattamento di cassa integrazione per gli addetti non entrati nel ciclo produttivo. L’azienda si è inoltre impegnata a presentare per domani pomeriggio il dettaglio del piano di ripresa dell’attività con l’indicazione delle maestranze da impegnare.

Sulla proposta le rappresentanza sindacali dello stabilimento daranno una risposta domani pomeriggio e presenteranno contestualmente una controproposta all’azienda. Così come formulata, soprattutto nella parte della ripresa del taglio della carta attualmente in magazzino, «la proposta non può essere assolutamente accolta», hanno detto le Rsu ai lavoratori marsicani al termine della riunione davanti al ministero dello Sviluppo economico. I lavoratori faranno comunque una loro proposta in grado di garantire la ripresa della produzione.

LOLLI: «SARA’ UNA VERTENZA DIFFICILE» – Alla riunione a Roma era presente anche il vicepresidente della giunta regionale abruzzese Giovanni Lolli che, con il ministro dello Sviluppo economico Federica Guidi, ha chiesto all’azienda di riattivare gli impianti di Avezzano. «Siamo stati io con il ministro Guidi – racconta Lolli – in un incontro riservato a chiedere all’Ad Mattei di riprendere l’attività produttiva almeno fino all’avvio della trattativa per la vendita del sito industriale. Alla fine è uscita fuori questa proposta che mi sembra, per come è stata pensata e congegnata, difficilmente verrà accettata dai lavoratori». Il vicepresidente Lolli ha detto chiaramente ai lavoratori che «sarà una vertenza lunga e difficile» e che «bisognerà mostrare di avere tanta pazienza».

Nel corso dell’incontro, l’Ad Burgo Mattei ha detto che per il sito industriale ci sono manifestazioni di interesse di un’azienda multinazionale e di un’altra nazionale e che la Burgo non ha alcuna intenzione di abbandonare Avezzano, volendo essere presente nella nuova società che si andrà a costituire a seguito del rilevamento del sito industriale di Avezzano.

Il 3 novembre il ministero ha nuovamente fissato una riunione per fare il punto della situazione.

Tensione, infine, tra i lavoratori marsicani dopo la decisione di questa mattina del ministro dell’Interno, Angelino Alfano, che ha vietato la manifestazione a Roma dei lavoratori stessi dopo che la Questura di Roma aveva dato il via libera. La decisione è stata motivata per l’ordine pubblico in quanto, contemporaneamente, era in atto la vertenza dei lavoratori della Tyssen Group di Terni, anche loro impossibilitati a raggiungere Roma.

[url”Torna alla Home Targato Az”]http://ilcapoluogo.globalist.it/?Loid=154&categoryId=221[/url]