
Una sessantina gli emendamenti, a prima firma del deputato Gianluca Vacca, per arginare gli effetti, dallo stesso definiti «devastanti», dello Sblocca Italia in Abruzzo.
«Come abbiamo già denunciato e come stanno denunciando ormai tutti, questo decreto in realtà mette in serio pericolo la nostra nazione, attaccando l’ambiente, le attività produttive locali e decretando la svendita del territorio», spiega.
«Ombrina, petrolizzazioni in mare e in terra, espropri facili per un terzo del territorio regionale, metanodotto Snam: il futuro dell’Abruzzo non può essere questo – aggiunge il deputato del M5S – Innanzitutto abbiamo presentato un emendamento per vietare ogni attività di estrazione di petrolio nell’area e in prossimità del mare in cui sarà realizzato il parco della costa teatina: con questo provvedimento potremmo mettere definitivamente la parola fine alla vicenda Ombrina. È la quinta volta che presento questa proposta che, puntualmente, viene bocciata con il silenzio totale dei parlamentari abruzzesi. A luglio l’allora sottosegretario Legnini affermò che su questo emendamento ci sarebbe potuta essere una convergenza anche da parte del Pd: vedremo».
Un’altra proposta, dice Vacca, «presentata dall’inizio della legislatura, bloccherebbe ogni attività di estrazione di idrocarburi nei mari italiani, quindi anche le concessioni abruzzesi, salvaguardando l’ambiente marino, la pesca, il turismo. Con un altro emendamento chiediamo di abrogare la norma che permette la colonizzazione del nostro territorio attraverso la possibilità di ‘esproprio facile‘ da parte di privati che realizzano infrastrutture lineari energetiche, quali gasdotti o infrastrutture di collegamento con turbogas e coltivazioni di idrocarburi. Questo emendamento è stato pensato per opporsi sia agli elettrodotti, come quello Terna Villanova- Gissi, che alle turbogas e agli oleodotti».
Altro emendamento, spiega ancora il deputato abruzzese del Movimento Cinque Stelle, riguarda nello specifico i gasdotti e oleodotti, «vietando la realizzazione di quelli che abbiano diametro superiore o uguale a 800 millimetri e lunghezza superiore a 40 km in zone sismiche: se venisse votato si bloccherebbe il gasdotto Snam di Sulmona».