A L’Aquila si potrà partorire in acqua

10 ottobre 2014 | 15:12
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A L’Aquila si potrà partorire in acqua

Partorire in acqua per vivere un’esperienza straordinaria con il proprio neonato, immerso nella dimensione ‘liquida’ prenatale. Entro la fine di ottobre nel reparto di Ostetricia dell’ospedale San Salvatore dell’Aquila, a richiesta, le partorienti potranno dare alla luce il proprio figlio in una vasca riempita d’acqua e dotata di specifici requisiti.

«Un ‘privilegio’ e un’inedita emozione che, in Abruzzo, offrono pochissimi presìdi ospedalieri – spiegano i portavoce della Asl dell’Aquila in una nota – e che, oltre a rappresentare per la mamma un’esperienza nuova, comporta benefici psico-fisici nel rapporto con la prole».

La nascita in acqua, precisa la Asl, sarà possibile solo per «donne con gravidanze non a rischio (in base al parere medico) e, ovviamente, limitatamente ai parti naturali».

Al momento del lieto evento, che si svolgerà in una vasca che risponde a specifici standard, in sala parto sarà presente personale addestrato che, tra qualche giorno, seguirà un apposito corso ‘full immersion’ per acquisire tutte le conoscenze e le tecniche da adottare a sostegno della donna che dà alla luce il bimbo in acqua. A breve saranno completati i lavori per l’installazione della vasca.

L’attuazione del progetto del parto in acqua è stata resa possibile dalla generosità dell’Ammi (Associazione nazionale mogli medici italiani), che ha acquistato la vasca e l’ha donata all’ospedale dell’Aquila nel post-sisma. Entro il mese corrente è prevista la cerimonia d’inaugurazione per suggellare ufficialmente un modo ‘alternativo’ e suggestivo di mettere al mondo un figlio.

La generosità dell’associazione si è sposata al meglio «con l’impegno e la sensibilità della direzione Asl 1, dirigenti e personale del reparto – precisa la Asl – si sono adoperati, a diverso titolo, per rendere possibile questa nuova, ulteriore e stimolante opzione a beneficio delle gestanti». Un impegno assunto e portato avanti, tra gli altri, dal direttore di Ostetricia e Ginecologia Gaspare Carta e dal direttore di Neonatologia nonché del Dipartimento Materno-infantile Sandra Di Fabio.

Il personale deputato ad assistere la donna durante la nascita seguirà un corso di formazione molto puntuale e articolato, promosso dalla responsabile del servizio Formazione aziendale Erminia Di Nardo. Il ciclo di lezioni, che riguarderà 30 operatori sanitari tra ostetriche, ginecologi e neonatologi, si terrà all’Aquila nei giorni 13, 14 e 15 ottobre prossimi, all’ospedale San Salvatore, aula Alice Dal Brollo. Tre giorni di intensa didattica, dalle 8.30 alle 18.30 per ciascuna giornata, tenuta da una docente danese di fama internazionale, Susanne Houd, che curerà teoria e pratica. La formazione del personale proseguirà successivamente con il coinvolgimento di operatori degli altri ospedali dell’azienda sanitaria.

La nascita in acqua, spiegano i medici, «dà una serie di importanti benefici: rilassamento della muscolatura (e quindi meno dolore) e più intenso contatto mamma-neonato».