
Il Pg Romolo Como, alla fine della requisitoria, ha chiesto per i 7 imputati della Commissione Grandi Rischi la conferma della sentenza di primo grado (sei anni di reclusione), tranne la pena accessoria dell’interdizione dei pubblici uffici.
«La condotta degli imputati ha influenzato le decisioni di quanti dovevano scegliere se rimanere in casa o uscire dopo le scosse di terremoto». Questa una delle motivazioni principali della richiesta di conferma della pena di sei anni di reclusione per i sette componenti della commissione grandi rischi nella requisitoria del procuratore generale della Corte d’appello Romolo Como, che si è conclusa, dopo oltre due ore di intervento, nella prima udienza del processo di Appello. Como ha chiesto al collegio giudicante la non applicazione di pene accessorie.
Durante il lungo intervento, Como ha anche sottolineato che «se fosse stato detto davanti a tutti che lo scarico di energia era una boiata pazzesca, nessuno si sarebbe rassicurato e si sarebbe capito che il rischio di terremoto era alto».
PG CHIEDE CONDANNA PER ALTRA MORTE – «Chiedo che vanga accolto anche l’appello del pubblico ministero ([i]sulla morte di una donna anziana per la quale in primo grado gli imputati erano stati assolti dal giudice del Tribunale[/i] Ndr) una volta che per gli altri fatti, per le altre vittime, il giudice ha valutato l’incidenza preponderante se non esclusiva della cattiva valutazione del rischio di persone a causa delle rassicurazioni che erano state date loro, tutto ciò vale anche per la stessa. Non è vero che era solita solo mettersi più vicino alla porta, il figlio ha dichiarato che la signora era stata inviata ad andarsene di casa, chiedo che l’appello del pubblico ministero sia accolto». E’ stata la seconda richiesta del Pg Romolo Como al termine della sua requisitoria durata due ore circa.
IL CALENDARIO DELLE UDIENZE – «Vorrei andare in camera di consiglio il 31 ottobre». Questo l’auspicio espresso dal presidente del collegio, Fabrizia Ida Francabandera, nel corso della prima udienza del processo di appello alla commissione grandi rischi, sulla conclusione del secondo grado.
Per ora le date ufficiali sono il prossimo 17 ottobre con le arringhe delle parti civili e poi con l’inizio di quelle delle difese che saranno completate il giorno seguente. Il presidente ha ipotizzato il 24 e 25 ottobre per completare gli interventi delle difese e per l’eventuale replica del procuratore generale e le eventuali controrepliche delle difese.
Il 31 ottobre prossimo la Camera di Consiglio, ma, come ha spiegato il presidente, «se servirà può anche slittare ad una successiva udienza».
TENSIONI CON TROUPE ‘LE IENE’ – Al termine dell’udienza di oggi si sono vissuti momenti di tensione quando una troupe delle ‘Iene’ con Filippo Roma ha inseguito Mauro Dolce, ex direttore dell’ufficio rischio sismico di Protezione civile poi nominato anche direttore dei lavori del progetto Case, al quale già stamani avevano posto domande sul crollo dei balconi in alcuni alloggi del progetto Case. Intervento delle forze dell’ordine per permettere a Dolce, che in risposte a monosillabi ha detto di non avere colpe, di entrare in macchina e ripartire.