Fatima negli occhi, Tagliacozzo nel cuore

15 ottobre 2014 | 18:22
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Fatima negli occhi, Tagliacozzo nel cuore

di Gioia Chiostri

250 scampanellii solidali a Tagliacozzo. Domenica 12 ottobre si è celebrata la vita della ricerca sgorgata dall’ombra della morte più nera.

{{*ExtraImg_219938_ArtImgRight_300x294_}}«Ho pregato a lungo che Rosella potesse godere delle ultime gioie della vita. Sua figlia, vestita di bianco, in piedi, di fronte all’altare e la nascita di sua nipote: sono attimi di eterno che nessuno può cancellare dalla memoria di una persona. Rosella si è spenta oramai quattro mesi fa, per colpa del cancro. Pregai a lungo la Madonna affinché le desse la forza di vivere gli ultimi passi di una vita dedita all’altro. Venni graziato ed ora eccomi qua, con una vita ritrovata nelle vene, a raccontare agli altri la mia storia». Giorgio Chicarella, un tagliacozzano verace e pieno di energia di 64 anni, si è reso protagonista di un’esperienza sensazionale.

{{*ExtraImg_219939_ArtImgRight_300x402_}}In sella alla sua bici, lui, sportivo e membro dell’associazione sportiva di Tagliacozzo ‘Magic Runners’, ha pedalato fino a Fatima, per ossequiare un voto fatto proprio alla Vergine Maria. Una patto stretto con l’alto, fatto di 2460 chilometri totali, spesi lungo i secolari Pirenei per raggiungere l’ambita meta di una promessa. Una lunga fatica, un incredibile viaggio, fatto di pedalate intense, che ha portato Giorgio ad incontrarsi con dei luoghi meravigliosi e delle persone altrettanto attente e solidali. 24 giorni intensi di vita vissuta su due ruote, senza soste programmate o luci dei riflettori su di lui puntate.

Rimpatriato sabato 11 ottobre, Giorgio ha trovato al suo ritorno un’atmosfera di solidarietà senza paragoni alcuni. Domenica 12 ottobre, infatti, in una spensierata mattinata di sole, tutto il paese marsicano si è stretto alla sua causa ed ha dato vita ad una manifestazione solidale in nome di Rosella Morgante, sua moglie: «una donna straordinaria, per molti una stella guida e una mamma e referente attenta e premurosa».

{{*ExtraImg_219940_ArtImgRight_300x192_}}Nella Piazza antistante il comune di Tagliacozzo, un mare scalpitante e disordinato di biciclette, con relativi condottieri, per lo più bambini, si è accalcato al seguito del condottiero capo, Giorgio Chicarella appunto, per ripetere assieme a lui, simbolicamente, l’avventura che lo ha tenuto incollato al sellino per circa un mese. Atleti e non, all’unisono, hanno pedalato per città e frazioni, godendo del sole, della memoria e dell’anima più intima della solidarietà, quella che non decanta mai, ma incanta solamente.

{{*ExtraImg_219941_ArtImgRight_300x192_}}Tutti i volti incontrati, inoltre, durante il viaggio di Giorgio, lo hanno aiutato nella sua missione. Acqua, cibo, alloggio: ogni giorno un grammo di solidarietà ha ingigantito il cuore puro dell’atleta della ‘Magic Runners’. «Nella vita quotidiana, non si coglie l’opportunità della solidarietà. E’ quando il singolo viaggiatore arriva in un paese di 200 abitanti e non sa cosa fare, che scatta la molla della bontà senza secondi fini. Io ho trovato una grande e preziosa disponibilità, un aiuto gratuito. Ed oggi eccomi qui, pieno di passione, a ricordare il nome prezioso di mia moglie».

{{*ExtraImg_219942_ArtImgRight_300x192_}}«Fatima – racconta Giorgio – è un altipiano di montagna al quale s’accede attraverso una piccola salita, 12 chilometri totali all’incirca. Non è un sacrificio salirla, ma un piacere per l’animo farla, perché si sa con certezza che di lì a poco avverrà l’incontro della vita, quello col Santuario della Madonna. Non appena superai quella salita, la sensazione che mi riempì le vene fu di una gioia infinita: quella di aver coronato con successo un impegno assunto nei confronti di mia moglie».

{{*ExtraImg_219943_ArtImgRight_300x192_}}Dal destino devastante e disumano del depauperamento fisico, reale scampo non c’è. Si assiste alla morte come ad una condizione della vita estrema, che scuce e non ricuce più quel filo di lana sottile chiamato seconda chance. La nipote dell’eroe moderno, Monica, preso atto del coraggio e della determinazione dimostratale da Giorgio, ha deciso di trasformare un atto misericordioso in un atto utile alla società. E’ stata, di fatti, indetta 24 giorni fa, una raccolta fondi da destinare al Campus Biomedico di Roma, le cui cure hanno permesso a Rosella di godere di una importante e densa fetta di vita, nonostante lo stadio avanzato del suo male. «La ricerca oncologica è il grande dado tratto dei tempi recenti – così il figlio di Giorgio, Leonardo Chicarella – mia madre è stata una eroina in vita. Ha seminato cure e disponibilità ed ha ricevuto tutto questo, oggi. La catechesi, il coro della Chiesa, l’aiuto nello studio prodigato per i ragazzi: mia madre era al servizio della comunità di Tagliacozzo. Ma altri eroi dei tempi recenti, sono state le persone di Tagliacozzo, che tanto hanno dato durante i 24 giorni di viaggio di mio padre. Quando tutto manca, solo una cosa resta in piedi, di fronte alla crisi di valori generale: la solidarietà. Ebbene, la solidarietà siamo noi ed oggi siamo testimoni di uno dei suoi frutti più prelibati».

{{*ExtraImg_219944_ArtImgRight_300x192_}}Sotto lo sguardo attento del primo cittadino, Maurizio Di Marco Testa, Tagliacozzo si è unita stretta ed è, in un certo senso, rinata. «Una grande marcia comincia con un piccolo passo – così ha detto il sindaco – Giorgio ci ha donato un piccolo tratto di quella che è l’importanza della speranza e della ricerca. Questa passeggiata in bicicletta, attuata e portata avanti da queste anime innocenti quali i bimbi, tanti fiocchi di neve senza macchia alcuna, è il simbolo dell’andare avanti per i sorrisi altrui. Giorgio ha stretto con sé stesso una promessa morale: Rosella è riuscita a veder coronata la sua anima materna e lui ha mantenuto la promessa fatta alla madre delle madri, la Vergine Maria. Questa domenica sia un giorno storico per la comunità di Tagliacozzo: si pedali nella vita come sulla strada, sempre con l’obiettivo della bellezza dell’esistenza posta davanti agli occhi».

{{*ExtraImg_219945_ArtImgRight_300x192_}}Il cancro è un fantasma nero e indiscreto, che non ammette repliche o illusioni. «10 lunghi anni al fianco di mia moglie affetta da questa terribile malattia. Quattro mesi fa, il malanno me l’ha portata via, eppure, grazie ad un ascolto e un’attenzione che giudicherei divina, la mia Rossella ha potuto godere dei momenti più belli e più sperati nella vita di una mamma. Un’esistenza, quindi, accarezzata dai bagliori finali delle delizie dell’umano esistere. Grazie a mia nipote Monica e mio figlio Leonardo, la mia impresa, individuale, è divenuta l’impresa di tutti». 4625 euro netti è la somma raccolta in soli 24 giorni di cammino dei piedi e del cuore. Una lettera giunta da Roma, scritta dal primario dell’area di oncologia medica dell’Università Campus Biomedico, ha sancito a tutti gli effetti il passaggio di testimone tra chi ha donato per la ricerca e chi metterà a frutto quella donazione per il progresso della ricerca. La promessa di Giorgio Chicarella ha il sapore di un impegno assunto per combattere la morte. Il Campus Biomedico, non presente a Tagliacozzo per impegni sopraggiunti, ha fatto comunque sentire la sua vicinanza. La somma raccolta è stata devoluta totalmente all’Unità di Oncologia. «Siamo in contatto – ha affermato Leonardo – col professor Giuseppe Tonini, primario del reparto, che ci ha assicurato che il nostro desiderio verrà rispettato». La lotta contro i tumori è fatta anche di dare, per avere indietro la straordinarietà di un sorriso riacceso inaspettatamente.

{{*ExtraImg_219946_ArtImgRight_300x192_}}A tinteggiare la piazza tagliacozzana, oltre alle risate dei bimbi presenti, un banchetto di dolci preparati e allestiti dalle donne di Tagliacozzo. La vendita delle prelibatezze paesane è servita per accrescere ancora di più la cifra della solidarietà. La ricerca, domenica 12 ottobre, ha davvero goduto della luce più bella e sana: quella che fa rima con la mobilità di un paese intero. Il presidente dell’Associazione ‘Magic Runners’, attiva da tre anni in quel di Tagliacozzo e madrina della pedalata tagliacozzana, Francesco Donzelli, ha descritto il tragitto mattutino in questo modo: «Si è trattata di una passeggiata per le strade seminascoste della città d’arte di Tagliacozzo. L’obiettivo a margine della pedalata itinerante, è stato quello di spronare la giovane generazione autoctona a godere dei paesaggi offerti in sella alla propria bici, senza utilizzare i mezzi a motore. Abbiamo valorizzato la zona, facendo passare il gruppo per la periferia di Tagliacozzo, lungo un sottopasso davvero bellissimo. Simpatico accompagnare il nostro amico Giorgio lungo il tragitto simbolico di stamattina. Credo che oggi si sia condivisa una storia e uno sport: noi, come associazione, siamo sicuramente stati il volano di questa manifestazione, ma niente avremmo potuto fare senza l’appoggio dei Boy Scout tagliacozzani, dell’associazione La Marsica Sportiva di Avezzano e dell’Ascom di Tagliacozzo». L’associazione, senza fini di lucro, si dedica attivamente all’allenamento e alla diffusione della corsa. Non solo: grande attrattiva costituisce anche il ramo vivo dei ‘camminatori’ (si organizzano delle passeggiate periodiche per riscoprire i luoghi poco visitati, ma più interessanti di Tagliacozzo). Vividi ed energici anche la scuola di atletica e il rifugio in montagna in alta quota. Monia D’Alessandro, la vicepresidente di Magic Runners, ha commentato: «E’ la prima volta che vendiamo dolci da noi preparati a scopo benefico. Tutto è andato bene, per fortuna. Inizialmente volevamo solo accogliere a braccia aperte Giorgio al ritorno dal suo viaggio con una piccola festicciola di bentornato, ma non ci siamo fermati lì. Come ben disse un mio maestro parecchio tempo fa: ‘lascia che la materia insegni’. E, col senno del poi, devo dire che la materia ha proprio insegnato. Il nome di Rosella ha richiamato e riunito tutte le anime di Tagliacozzo. Forse questa è stata la prima volta, a Tagliacozzo, che il paese ha collaborato attivamente per un solo scopo. Rossella non è andata via per sempre, ha lasciato delle tracce, come un meraviglioso seme che dà vita a ottimi frutti. I dolci sono stati venduti tutti e il ricavato andrà ad accorparsi alle somme già raccolte». ‘La flebo migliore che io ricevo è la partecipazione alla Messa’. Rosella Morgante, dai ricordi strappati dalle parole e dai pensieri dei tagliacozzani che hanno partecipato attivamente alla ‘pedalata della vita’, appare come una donna molto forte e fortemente attiva in campo sociale e umanitario, bella come una rosa bianca dalle spine morbide come seta.

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{{*ExtraImg_219950_ArtImgCenter_500x320_}}

IL VIDEO DELLA PARTENZA DELLA PEDALATA ‘DELLA VITA E DEL RICORDO’:

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