Prodotti Tipici&Enogastronomici Aq: guida per promuovere il territorio

di Alessia Lombardo
È stata presentata stamattina al Novecento10 la guida “Prodotti Tipici & Enogastronomici Aq”, promossa dalla Fondazione Carispaq.
Con lo scopo di promuovere i prodotti del territorio dodici imprenditori sono protagonisti con le proprie aziende dei Quaderni, editi dall’associazione di promozione sociale Kiasma Abruzzo.
Auspicano di intraprendere un percorso di rete i protagonisti della guida ovvero le imprese
gli Antici Sapori del Gran Sasso, Azienda Agricola Vigna di More, Ditta Fratelli Nurzia, Azienda Agricola Terre del Tirino, Azienda Zootecnica Gran Sasso, Frantoio Oleario Valeria Lancione, Dal Contadino, Burrificio Anbra, Pastificio Antonelli, Agriturismo Il Boschetto, Azienda Agricola Bianchi e Pane di Prata.
{{*ExtraImg_220039_ArtImgCenter_500x375_}}In una L’Aquila restia e fallimentare dal punto di vista dei consorsi la guida “Prodotti Tipici & Enogastronomici Aq”, che sarà disponibile a giorni nelle edicole e nei bar, ha permesso agli stessi imprenditori locali di conoscere altre realtà e dato lo spunto per future collaborazioni.
Il prodotto di nicchia volto a promuovere il territorio in notevole difficoltà dopo il sisma è stato l’argomento della conferenza stampa presieduta da Marco Fanfani, presidente della Fondazione Carispaq e Valentina Vespa, responsabile comunicazione e marketing Kiasma Abruzzo Associazione Promozione Sociale. Nell’arco della presentazione sono intervenuti anche gli imprenditori Natalia Nurzia, Adriana Tronca, il giovane Mario Antonelli e Alfonso D’Alfonso.
{{*ExtraImg_220040_ArtImgCenter_500x375_}}«Si tratta di una vetrina dei nostri prodotti – ha detto Vespa parlando della guida – l’inizio del percorso è quello dell’unione di reti aziendale, soprattutto di piccole e medie imprese conosciute e meno, anche dislocate nei paesi. Seguiranno altri quaderni».
{{*ExtraImg_220041_ArtImgCenter_500x375_}}Incentrato su un’eventuale partecipazione dell’Abruzzo all’Expo di Milano il discorso di Fanfani.
«La regione è in grande ritardo per l’Expo 2015: si dovrà ragionare anche su nuove tecnologie, nuove procedure e tracciabilità degli alimenti – ha sottolineato Fanfani – spero che l’Abruzzo riesca a presentarsi e presentare nel migliore dei modi, occorre avere la capacità di attrarre le persone da tutto il mondo. Bisognerà lanciare prodotti di nicchia sul mercato nazionale e internazionale».