Fabio Capello riceve il Premio Socrates 2014

16 ottobre 2014 | 19:45
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Fabio Capello riceve il Premio Socrates 2014

di Claudia Giannone

Fabio Capello, vincitore del Premio Socrates Parresiastes, nel capoluogo abruzzese per la premiazione ufficiale tenutasi presso l’Hotel Canadian.

{{*ExtraImg_220147_ArtImgRight_300x168_La sala gremita dell’Hotel Canadian}}

La conferenza stampa del 18 settembre lo aveva annunciato, l’importante allenatore avrebbe ricevuto il premio: un personaggio del mondo dello sport, che con i suoi insegnamenti è stato in grado di dare molto.
Insegnamenti di vita, che rispettano pienamente lo spirito del Premio Socrates, espresso nell’ormai nota frase, riportata anche sulla targa consegnata ai vincitori: “Pensa la verità, ragiona con sapienza, dice il vero autorevolmente, parla con saggezza, franchezza e coraggio, agisce secondo verità“.

Grande serata di spettacolo, con la presentazione del giornalista Antonio Caprarica, nel capoluogo abruzzese ribattezzato “capitale della maldicenza”: è proprio Angelo De Nicola, Presidente dell’Associazione Culturale “Confraternita aquilana dei devoti di Sant’Agnese”, a portare i ringraziamenti della città, vista in una grande metafora calcistica come una Torino nella tragedia di Superga, che lentamente sta iniziando la propria ripresa per tornare in “serie A”.

Svariate le domande rivolte all’attuale allenatore della Nazionale Russa: la sua storia in Italia, divisa tra Juventus, Roma e Milan, si è successivamente spostata in Inghilterra, ma il passato non si può dimenticare e a volte torna impetuoso. Un quesito immancabile, infatti, è quello che riguarda l’incontro di calcio tenutosi alcune settimane fa, Juventus-Roma, che ha visto non solo due delle sue ex squadre scontrarsi, ma anche molti problemi sorgere sul campo.

«Juventus-Roma non è stata una bella partita: ci sono state troppe polemiche nel post gara, ma soprattutto durante la gara. La differenza tra queste due squadre, secondo me, si trova nella mentalità vincente che si trova nell’ambiente: una vera e propria differenza nell’abitudine a vincere».

«La prima differenza che noto con l’Inghilterra – ha aggiunto – è il rispetto nei confronti degli arbitri: purtroppo, in Italia questo rispetto è venuto a mancare da un po’ di tempo. Inoltre, in questo periodo si sta parlando molto del problema dei giocatori stranieri che continuano a giocare in Italia: ma secondo me, i migliori non sono mai venuti qui. Soltanto uno: Tevez».

Sono anche i tempi a cambiare nel corso degli anni: non si può negare, infatti, che il campionato di oggi sia molto diverso rispetto a quello di una volta. E la differenza, anche se osservata dall’estero, è notevole.

«Anni fa, la competizione in Italia non era limitata, ma riguardava minimo sette squadre del campionato. Oggi, invece, questa competizione è diventata decisamente ristretta e riguarda solo tre squadre: Juventus, Roma e Napoli».

Commovente il momento dello scambio di doni: molti gli omaggi per l’ospite, ma uno in particolare donato dall’allenatore al nonno di Davide e Matteo Cinque. Capello ha portato con sé una maglia da donare al nonno dei due bambini, legati al gioco del calcio per tutta la loro vita, bruscamente interrotta.

Una grande occasione per il capoluogo abruzzese: un momento di riunione per tutti gli appassionati di calcio, o semplicemente per i curiosi, con la presenza della rosa completa dell’Aquila Calcio.